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Cava de’ Tirreni, senso unico in via Luigi Ferrara dal 3 giugno: cittadini e commercianti in protesta

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Via Ferrara

Il Comune di Cava de’ Tirreni istituisce il senso unico sperimentale per 90 giorni: scatta la protesta di residenti e negozianti che avviano una petizione per chiedere il doppio senso limitato ai soli abitanti. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Cava de’ Tirreni, Via Luigi Ferrara cambia viabilità: senso unico in arrivo ma monta la protesta

Da lunedì 3 giugno scatterà il senso unico di circolazione in via Luigi Ferrara, tra viale Troiano e via Aniello Salsano. Il provvedimento, annunciato nelle settimane scorse e ora ufficializzato tramite ordinanza comunale, avrà carattere temporaneo e sperimentale per 90 giorni.

L’obiettivo dichiarato è quello di alleviare i disagi causati dalla strettoia all’intersezione con via Aniello Salsano, che rappresenta un nodo critico per il traffico. Il senso unico sarà istituito in direzione nord-sud, una scelta frutto di analisi sui flussi veicolari effettuate mediante rilevamento targhe. In parallelo, da lunedì 3 giugno, entrerà in vigore in via definitiva un senso unico anche in via Pasquale Santoriello, direzione sud-nord, per migliorare la viabilità nella zona.

Le polemiche non mancano: commercianti e residenti si organizzano

Non è la prima volta che via Luigi Ferrara è al centro di polemiche per l’istituzione del senso unico. Nel 2011, una decisione simile in direzione opposta (sud-nord) aveva suscitato forti proteste, tanto da far tornare indietro l’amministrazione di allora. Anche questa volta i disagi paventati da commercianti e residenti non si sono fatti attendere. Nei giorni scorsi è stata avviata una raccolta firme indirizzata al sindaco, alla giunta e al comando di polizia municipale, con l’obiettivo di chiedere una revisione della decisione. La richiesta principale è l’istituzione di un doppio senso di marcia riservato esclusivamente ai residenti, da attuare con sistemi di controllo quali telecamere o pass dedicati.

Le ragioni della protesta

I firmatari spiegano:

«Pur comprendendo i buoni propositi alla base della decisione, non condividiamo la scelta adottata, perché comporta percorsi lunghi, disagevoli e poco funzionali per rientrare nelle proprie abitazioni».

Secondo i cittadini, l’attuale orientamento costringerà i residenti a compiere giri molto lunghi, con conseguenze negative su:

  • tempi di spostamento

  • costi di carburante

  • livelli di inquinamento

  • qualità della vita quotidiana

La petizione invoca un principio di equità e buon senso, per evitare un aggravio ingiusto a chi vive nella zona.

Il Comune rimane in ascolto

Al momento l’amministrazione comunale non ha fornito risposte ufficiali in merito alla petizione. Sarà fondamentale monitorare l’andamento del periodo sperimentale di 90 giorni per valutare possibili modifiche al piano viabilità in via Luigi Ferrara. La questione resta aperta, con una comunità pronta a far sentire la propria voce

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