A Cava de’ Tirreni il dolore si intreccia alla dignità del lavoro. Nel giorno della Vigilia di Natale, la Pasticceria Tirrena, storica attività di famiglia, ha riaperto le porte nel nome di Anna Tagliaferri, la 40enne uccisa dal compagno nei giorni scorsi. Una scelta sofferta ma sentita, condivisa dai fratelli Osvaldo e Federico: andare avanti “come avrebbe voluto lei”, rispettando gli impegni presi con i clienti.
Un gesto di continuità e rispetto
Davanti all’ingresso, lumini, fiori e messaggi di affetto; all’interno, gli addobbi natalizi che Anna aveva preparato per le feste. Il laboratorio non si era mai fermato: gli ordini programmati sono stati portati a termine, nonostante il clima sospeso che attraversa la città. Un segnale di resilienza e di rispetto verso il lavoro e la comunità.
La città si ferma, il Natale continua
In segno di vicinanza alla famiglia, a Cava de’ Tirreni sono stati annullati gli spettacoli pubblici fino alla serata della Vigilia, su iniziativa del sindaco Vincenzo Servalli. I familiari hanno ringraziato per l’attenzione, ribadendo al tempo stesso la volontà che il Natale prosegua, pur nel rispetto del lutto che ha colpito una famiglia molto conosciuta in città.
Attesa per l’ultimo saluto
I funerali di Anna Tagliaferri si terranno dopo il nulla osta dell’autorità giudiziaria. Le indagini sono affidate ai Carabinieri. Per il giorno delle esequie è previsto il lutto cittadino. La comunità resta stretta attorno ai familiari, in un silenzio carico di rispetto.
Una memoria che resta
Riaprire non è stato dimenticare. È stato, piuttosto, onorare una volontà, trasformando il dolore in un gesto di responsabilità verso clienti, collaboratori e città. La Pasticceria Tirrena diventa così luogo di memoria condivisa, dove il lavoro continua a parlare di Anna.
