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Cava de’ Tirreni rende omaggio a Trara Genoino, il sindaco che trasformò la città e risanò le casse comunali

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Giuseppe Trara Genoino

Cava de’ Tirreni rende omaggio a Giuseppe Trara Genoino: mostra per il bicentenario del sindaco che modernizzò la città e risanò il Comune senza aumenti fiscali.

Cava de’ Tirreni ricorda Trara Genoino: la mostra per il bicentenario del sindaco che modernizzò la città e risanò il bilancio

Cava de’ Tirreni rende omaggio a Giuseppe Trara Genoino, figura cardine dell’Ottocento cittadino, nel bicentenario della sua nascita. L’associazione “Figli di Mamma Lucia” ha promosso una mostra celebrativa dedicata all’amministratore che, con una visione innovativa, guidò la città verso la modernità, dando impulso a opere e servizi fondamentali per la comunità.

Trara Genoino ricoprì la carica di sindaco per due mandati, dal 1861 al 1869 e successivamente dal 1876 al 1884. Durante la sua leadership furono realizzati interventi urbanistici e infrastrutturali che segnarono in modo decisivo lo sviluppo cittadino: nacquero il Teatro Municipale, la Villa Comunale e la Biblioteca pubblica, mentre nuove strade e reti idriche resero più funzionale e salubre l’abitato. Centrale fu anche la sua azione contro il brigantaggio, che all’epoca rappresentava una minaccia concreta per la sicurezza dei cittadini.

La visione amministrativa

La memoria collettiva continua a riconoscere in Trara Genoino un amministratore lungimirante. Il professore Valerio Canonico lo definì “il sindaco che avviò il volto moderno di Cava”, ricordando come, all’indomani dell’Unità d’Italia, il territorio fosse privo di infrastrutture e servizi adeguati. Due acquedotti garantirono acqua potabile ai diversi rioni, ponendo le basi per il miglioramento delle condizioni igieniche e la riduzione delle epidemie. Ogni borgo ebbe la sua fontana e furono istituiti i primi servizi sanitari pubblici, insieme a macelli regolamentati.

In parallelo, Trara Genoino promosse l’istruzione pubblica gratuita, rendendo l’accesso alla scuola elementare possibile anche per i bambini delle famiglie meno abbienti. Per sopperire alla carenza di docenti, coinvolse ex religiosi con solide competenze culturali, aprendo classi nei quartieri e nei centri limitrofi.

Un impegno oltre i confini

Il suo operato non si limitò a Cava de’ Tirreni. Fu commissario a Sala Consilina e ad Amalfi, e cittadino onorario di Positano, dove contribuì alla realizzazione della strada Amalfi–Meta di Sorrento. In segno di riconoscenza, sia Amalfi che Positano gli dedicarono una via. Alla sua morte, il 26 agosto 1900, il quotidiano Il Mattino ne celebrò la figura, descrivendolo come amministratore saggio, attento e vicino ai cittadini.

La mostra del bicentenario

Le celebrazioni sono state inaugurate il 12 aprile al Palazzo di Città e hanno trovato il loro momento centrale con l’apertura della mostra “Giuseppe Trara Genoino e la città di Cava de’ Tirreni nel bicentenario della nascita. 1825–2025”, allestita il 1° novembre nel Complesso Monumentale di San Giovanni, in corso Umberto I. L’esposizione, curata dal Comune in collaborazione con l’associazione “Figli di Mamma Lucia” e con il patrocinio di istituzioni locali e provinciali, resterà visitabile fino al 16 novembre, per poi trasferirsi alla Biblioteca Comunale “Can. A. Avallone”. In quaranta pannelli vengono ripercorsi documenti, testimonianze e studi che illustrano la portata del suo operato e i rapporti con la Costiera Amalfitana e il Vallo di Diano.

Un esempio per il presente

Il ricordo di Trara Genoino risuona oggi con particolare forza. In un periodo complesso per le finanze comunali, la sua figura torna a rappresentare un modello di gestione efficace e responsabile: un amministratore capace di risanare il bilancio senza gravare sulla popolazione, guidato da un profondo senso del bene pubblico.

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