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Crisi politica a Cava de’ Tirreni: Senatore si dimette, Servalli cerca il sostituto tra i dem

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L'assessore Senatore
L'assessore Senatore

Nuovo scossone politico a Cava de’ Tirreni: Nunzio Senatore lascia la giunta Servalli dopo la rottura sul caso candidature. Il sindaco però respinge le dimissioni ma resta senza un assessore. Il PD rinvia le decisioni. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Cava de’ Tirreni, Senatore lascia la giunta: Servalli attende la scelta del PD

Nuovo scossone politico a Cava de’ Tirreni. L’ex vice sindaco Nunzio Senatore ha rassegnato le dimissioni dalla carica di assessore, chiudendo definitivamente il rapporto con il sindaco Enzo Servalli. Un addio che il primo cittadino ha provato a scongiurare, respingendo inizialmente le dimissioni e invitando Senatore a ripensarci, ma senza successo.

L’ex numero due dell’amministrazione ha confermato la propria scelta, motivandola con la volontà di affrontare la campagna elettorale per le Regionali del 23 e 24 novembre “da uomo libero”. La decisione arriva dopo settimane di tensioni interne alla maggioranza, legate alla candidatura non condivisa di Senatore nella lista A testa alta, che ha rotto l’equilibrio politico costruito intorno al sindaco. Una frattura maturata in piena “fase elettorale”, in un clima che ricorda le analoghe vicende di Salerno e Battipaglia, dove contrasti simili si sono però rapidamente ricomposti.

Le parole di Senatore

«Con senso di responsabilità e rispetto verso la città che servo da oltre vent’anni – ha dichiarato Senatore – comunico le mie dimissioni dalla carica di assessore e la mia uscita dall’amministrazione. Confido che i cittadini sappiano valutare con equilibrio quanto accaduto». L’ex vice sindaco ha poi auspicato che il Partito Democratico «possa continuare a contribuire con maggiore incisività e determinazione all’azione amministrativa».

E ha lanciato un messaggio agli altri candidati impegnati nelle Regionali che ricoprono incarichi di governo cittadino: «Sarebbe opportuno che anche loro sospendessero temporaneamente le proprie funzioni, per garantire parità di condizioni e serenità nel confronto democratico». Il riferimento è diretto agli assessori Antonella Garofalo (in corsa per il Psi) e Armando Lamberti (candidato con Casa Riformista), che tuttavia non sembrano intenzionati a seguirne l’esempio.

La risposta del sindaco

Poche ore prima della conferma delle dimissioni, Servalli aveva tentato una mediazione: «Respingere le dimissioni è un atto dovuto – aveva spiegato –. Restano molti obiettivi da realizzare e la collaborazione di Senatore sarebbe preziosa».

Una proposta che non ha sortito effetti. Ora la giunta si ritrova con un posto vacante da colmare, formalmente spettante ai Democratici. «Attenderò che il PD mi proponga una rosa di nomi tra cui scegliere per ricomporre la giunta e garantire la giusta rappresentanza», ha dichiarato il sindaco.

Ma, come trapela dalla segreteria provinciale di via Manzo, le nomine non arriveranno a breve. Il partito è interamente concentrato sulla campagna elettorale e la questione è destinata a slittare. Per ora, l’equilibrio interno alla giunta appare salvo: le assessore dem Altobello e Iuliano non sembrano intenzionate a dimettersi. Tuttavia, come spesso accade in piena corsa elettorale, non si escludono colpi di scena.

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