Il consigliere comunale Bruno D’Elia (Noi Moderati) chiede chiarezza al Comune di Cava de’ Tirreni sulla chiusura della piscina comunale, chiusa da oltre sei mesi nonostante l’affidamento dell’impianto.
Cava de’ Tirreni, la piscina comunale chiusa: D’Elia accusa l’Amministrazione di inefficienza
Nonostante siano trascorsi oltre sei mesi dall’affidamento dell’impianto, la piscina comunale di Cava de’ Tirreni continua a rimanere chiusa. I cancelli, ancora serrati, alimentano la preoccupazione e la delusione di famiglie, bambini e sportivi che attendevano la riapertura della struttura, da sempre punto di riferimento per l’attività natatoria in città.
La denuncia del consigliere D’Elia
A sollevare nuovamente il caso è stato il consigliere comunale Bruno D’Elia, esponente del gruppo Noi Moderati Cava de’ Tirreni, che ha chiesto all’Amministrazione maggiore trasparenza sui motivi dei ritardi. Secondo D’Elia, l’impianto è diventato «il simbolo di un’inefficienza amministrativa che penalizza la comunità locale». Il consigliere ha sottolineato come la mancanza di un servizio così importante costringa le famiglie cavesi a rivolgersi a strutture di altri comuni, con inevitabili disagi economici e logistici.
L’appello all’Amministrazione
D’Elia ha quindi invitato il Comune a fornire risposte concrete sulle cause del mancato avvio delle attività e a definire tempi certi per la riapertura della piscina. «In una città di quasi 50mila abitanti – ha ricordato – non è accettabile che un impianto di questa importanza resti fermo per così tanto tempo. Serve chiarezza e una pianificazione concreta per restituire alla cittadinanza uno spazio sportivo fondamentale». La questione resta dunque aperta, mentre cresce l’attesa da parte dei cittadini per conoscere le prossime mosse dell’Amministrazione.








