Secondo quanto riportato da Il Mattino, è stato condannato a dodici anni di reclusione Vincenzo Romano, 40 anni, originario di Cava de’ Tirreni, ritenuto responsabile del tentato omicidio della moglie. La decisione è arrivata al termine del giudizio abbreviato davanti al Gup del Tribunale di Nocera Inferiore, Massimo Sergio Palumbo. La Procura aveva richiesto una condanna a quindici anni, mentre la difesa dell’imputato era stata affidata agli avvocati Maria Rispoli e Mario Pastorino. A rappresentare le parti civili è stata l’avvocata Ambra Viscito.
Cava de’ Tirreni, 12 anni per il tentato omicidio della moglie
L’episodio risale alla notte del 15 luglio, all’interno dell’abitazione nella quale viveva la coppia, a Cava de’ Tirreni. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’uomo avrebbe colpito la moglie, 34 anni, mentre dormiva, sferrando una serie di coltellate al collo, alla schiena e all’addome. In casa erano presenti anche i due figli della coppia, rispettivamente di dieci e due anni. La donna, gravemente ferita, riuscì comunque a chiedere aiuto al padre, che allertò i soccorsi. L’imputato, subito dopo l’aggressione, avrebbe a sua volta tentato di togliersi la vita, colpendosi con un coltello alla gola e al gomito, dopo aver suonato ai citofoni di vari condomini.
Al 40enne sono state riconosciute tutte le aggravanti contestate dalla Procura: aver agito contro il coniuge, aver colpito per futili motivi, aver approfittato dell’incapacità di difesa della vittima e aver compiuto l’azione in presenza di uno dei figli minori. Secondo la ricostruzione, la donna fu infatti sorpresa nel sonno e uno dei bambini avrebbe assistito almeno in parte alla scena.
La vittima fu soccorsa e sottoposta a un intervento chirurgico d’urgenza. Le sue condizioni, inizialmente gravissime, migliorarono nei giorni successivi, consentendo il trasferimento dalla Rianimazione. Nell’arco di breve tempo, la 34enne manifestò gratitudine ai medici e a quanti le avevano offerto sostegno. Anche l’imputato fu sottoposto a intervento chirurgico, con il supporto di una équipe vascolare proveniente dall’ospedale “Ruggi d’Aragona” di Salerno, a causa del rapido peggioramento delle sue condizioni. Dopo l’operazione, venne posto in stato di arresto e piantonato fino al trasferimento in carcere.
Durante l’interrogatorio di garanzia, l’uomo fornì la propria versione dei fatti, mentre gli inquirenti hanno ricostruito un quadro relazionale caratterizzato, già da tempo, da tensioni e criticità. La pubblicazione delle motivazioni della sentenza è prevista entro i prossimi quindici giorni.
