A Castelnuovo Cilento la minoranza chiede di sospendere accertamenti e riscossioni dei tributi comunali per presunte irregolarità e contenziosi diffusi. Lo riporta InfoCilento.
Castelnuovo Cilento, tributi comunali sotto accusa: la minoranza chiede lo stop agli accertamenti
La gestione dei tributi comunali a Castelnuovo Cilento diventa terreno di scontro politico. La consigliera di minoranza Anna Maria Cerbone ha presentato una formale istanza alla Giunta comunale sollecitando l’adozione urgente di un atto di indirizzo che disponga la sospensione immediata delle attività di accertamento e riscossione, comprese quelle demandate all’Agenzia delle Entrate – Riscossione. Alla base della richiesta, una serie di criticità che, secondo quanto evidenziato dalla minoranza, andrebbero avanti da almeno due anni. Situazioni che avrebbero determinato un contenzioso esteso, con ripercussioni economiche per l’ente e disagi significativi per i cittadini.
Nel documento depositato si fa riferimento a presunte irregolarità nella gestione della TARI e di altri tributi locali, tali da aver generato numerose istanze in autotutela rimaste senza risposta nei tempi previsti. L’assenza di riscontri da parte dell’amministrazione avrebbe spinto diversi contribuenti a ricorrere alla Commissione Tributaria, ottenendo sentenze favorevoli e la conseguente condanna del Comune al pagamento delle spese legali.
Secondo la denuncia, tali pronunce non avrebbero però interrotto la riproposizione degli stessi avvisi di accertamento negli anni successivi, nonostante le criticità già emerse. Nel mirino finiscono anche presunte anomalie considerate rilevanti, come la duplicazione di avvisi TARI all’interno dello stesso nucleo familiare e la notifica di richieste tributarie già annullate da decisioni giurisdizionali.
Particolarmente delicata viene definita anche la trasmissione di atti all’Agenzia delle Entrate – Riscossione senza tener conto delle istanze in autotutela ancora pendenti o, in alcuni casi, delle sentenze già intervenute. Una situazione che, secondo la minoranza, espone i cittadini al rischio di procedure esecutive ritenute ingiustificate.
A completare il quadro critico, viene segnalata l’insufficienza del servizio di assistenza ai contribuenti. La presenza del soggetto esterno incaricato della gestione dei tributi, limitata a un solo pomeriggio settimanale o a periodi ancora più ridotti, viene giudicata non adeguata rispetto al compenso economico riconosciuto.
Da qui l’appello della consigliera Cerbone a un intervento politico-amministrativo chiaro: sospendere accertamenti e riscossioni, avviare una ricognizione complessiva degli avvisi emessi, delle istanze presentate e delle sentenze intervenute, potenziare l’assistenza ai cittadini e informare puntualmente il Consiglio comunale sulle verifiche e sulle misure correttive adottate. Un’iniziativa che, nelle intenzioni della minoranza, mira a tutelare l’interesse pubblico e a prevenire nuovi contenziosi, ulteriori spese legali e possibili danni erariali.








