Cronaca Salerno, Salerno

Castellabate, respinto il ricorso contro la gestione idrica: resta il servizio affidato a Consac

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Comune di Castellabate
Comune di Castellabate

Il Tribunale superiore delle Acque pubbliche ha respinto il ricorso presentato dal Comune di Castellabate contro l’EIC: resta la gestione idrica affidata a Consac. Lo riporta InfoCilento.

Castellabate, respinto il ricorso contro la gestione idrica

Nessun cambio in vista per la gestione del servizio idrico a Castellabate. Il Tribunale superiore delle Acque pubbliche ha infatti rigettato il ricorso presentato dal Comune contro l’Ente Idrico Campano (EIC), confermando l’affidamento in capo a Consac Gestioni Idriche S.p.A. e dichiarando inammissibile la richiesta di passaggio ad Asis Salernitana Reti e Impianti. La decisione, depositata il 1° agosto, ha inoltre stabilito che il Comune dovrà corrispondere 3.000 euro di spese legali a ciascuna delle due parti resistenti: EIC e Consac.

Il ricorso e le motivazioni del Comune

Il contenzioso era nato a seguito della mancata risposta dell’Ente Idrico Campano a una comunicazione del 7 dicembre 2023, con cui il Comune chiedeva di essere trasferito dal bacino gestito da Consac a quello dell’area “Sele”, sotto la competenza di Asis. Dopo un primo passaggio davanti al TAR di Salerno, conclusosi con una dichiarazione di incompetenza giurisdizionale, il ricorso era stato riassunto al Tribunale delle Acque. Il Comune ha sostenuto di aver receduto dalla convenzione con Consac, evidenziando le delibere consiliari del 2021 e 2022 con cui aveva anche dismesso le proprie quote societarie.

La sentenza: “Ricorso inammissibile”

Il Tribunale ha tuttavia accolto le argomentazioni dell’EIC e di Consac, definendo inammissibile il ricorso. Secondo la decisione, il Comune avrebbe richiesto un riesame in autotutela di atti amministrativi validi, mai contestati nei tempi e nelle forme previste dalla legge. Trattandosi di provvedimenti tecnici e risalenti nel tempo, essi sono divenuti non impugnabili. Il giudice ha inoltre richiamato la giurisprudenza secondo cui non esiste un obbligo dell’amministrazione di pronunciarsi su istanze di riesame, quando gli atti originari risultino legittimi e operanti.

Unicità della gestione: i Comuni devono adeguarsi

A sostenere la legittimità dell’affidamento attuale c’è anche il principio di unicità del servizio idrico integrato, sancito a livello statale e regionale sin dal 1994. Tale principio stabilisce che la gestione debba essere unitaria all’interno degli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO), escludendo forme di autonomia comunale, salvo eccezioni rigorosamente limitate. Anche il Consiglio di Stato ha ribadito questo orientamento, sottolineando che i singoli Comuni non possono sottrarsi alla pianificazione sovracomunale, pena il venir meno dell’efficacia del modello di gestione centralizzata.

Il precedente mai impugnato

La sentenza ha infine ricordato che la ricollocazione di Castellabate sotto la gestione Consac risale a una delibera commissariale del 14 maggio 2018, mai impugnata. Inoltre, nel Piano d’Ambito regionale, il Comune figura all’interno della competenza di Consac, con affidamento confermato e valido fino a scadenza. Le deliberazioni interne dell’ente locale non sono state ritenute sufficienti a legittimare un’inversione di rotta, in quanto le decisioni operative e pianificatorie spettano all’Ente Idrico Campano, che detiene la funzione di governo dell’intero ambito.

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