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Castel San Giorgio, maxi sequestro per reati ambientali: rifiuti pericolosi su 1500 mq di terreno

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Il sequestro
Il sequestro

A Castel San Giorgio, la Polizia Locale ha posto sotto sequestro un’area privata per gravi reati ambientali. Sul terreno, veicoli in disuso e sostanze inquinanti. Il sindaco Lanzara: “Un esempio contro l’illegalità ambientale”.

Castel San Giorgio, maxi sequestro per reati ambientali

Un’area privata di circa 1500 metri quadrati, situata in località Trivio a Castel San Giorgio, è stata sequestrata preventivamente dalla Polizia Locale per gravi violazioni ambientali. L’operazione, scattata l’8 luglio scorso su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stata eseguita sotto la direzione del comandante Giuseppe Contaldi.

Durante l’intervento gli agenti hanno rinvenuto circa 40 veicoli abbandonati, non funzionanti, in evidente stato di degrado, con perdite di olio motore, carburanti e liquidi refrigeranti. L’area non era dotata di pavimentazione impermeabile né di impianti per il trattamento delle sostanze inquinanti, configurandosi come deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi, in violazione al D.Lgs. 152/2006 – Testo Unico Ambientale.

Indagini e responsabilità

Le indagini sono partite da una segnalazione per sospetto degrado ambientale, poi confermata dai rilievi tecnici sul posto. Il titolare del terreno è stato denunciato e sono in corso ulteriori accertamenti per chiarire eventuali responsabilità aggiuntive nella gestione illecita dei rifiuti. L’area resterà sotto sequestro per permettere le analisi ambientali e l’eventuale bonifica.

Il commento della sindaca Lanzara

«Un grande plauso alla nostra Polizia Municipale per l’efficace intervento – ha dichiarato la sindaca Paola Lanzara –. Il sequestro dell’area e l’interruzione del reato ambientale rappresentano un passo importante per la tutela del territorio». La prima cittadina ha sottolineato il ruolo strategico del corpo di Polizia Locale guidato dal Maggiore Contaldi: «Questa operazione dimostra l’importanza del lavoro di vigilanza e di contrasto all’illegalità ambientale. Mi auguro che sia un forte deterrente contro futuri abusi».

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