Cronaca Salerno, Salerno

Vallo della Lucania, idrokinesiterapia esclusa dai LEA: l’Europarlamentare Palmisano porta il caso in Europa

caso Idrokinesiterapia commissione Europea
Christian Dursi
Christian Dursi

Dal 2017 migliaia di cittadini non possono più accedere all’idrokinesiterapia: l’europarlamentare Valentina Palmisano deposita un’interrogazione al Parlamento Europeo a Bruxelles. “Ora l’Europa si faccia garante del diritto alla salute”, dichiara.

Idrokinesiterapia: il caso arriva in Parlamento Europeo

Un segnale forte arriva da Bruxelles per le migliaia di cittadini italiani che dal 2017 sono stati privati dell’idrokinesiterapia. A raccogliere il loro appello è stata l’europarlamentare Valentina Palmisano, che ha ufficialmente depositato un’interrogazione al Parlamento Europeo, portando all’attenzione dell’Europa la mancata inclusione di questa fondamentale terapia nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) italiani.

Una battaglia che parte dal basso, sostenuta da cittadini, associazioni e realtà locali, e che oggi – grazie all’impegno di Palmisano – trova un canale istituzionale forte. Un sentito ringraziamento all’onorevole Valentina Palmisano – si legge nel comunicato di uno dei promotori dell’iniziativa, Christian Durso – per aver ascoltato e fatto proprio un appello che da anni unisce migliaia di persone in tutta Italia. Ora la nostra salute è nelle mani dell’Europa, mentre il nostro Governo ha abdicato al suo ruolo costituzionale”.

La riabilitazione in acqua, come ricordato nell’interrogazione, è un strumento efficace per tutte le fasce d’età e per un ampio spettro di patologie fisiche e psichiche, anche gravi. L’appello riguarda non solo il ripristino dell’idrokinesiterapia nei LEA, ma anche la riapertura di strutture chiuse, come la piscina riabilitativa di Vallo della Lucania, simbolo della mobilitazione in Campania.

Vincenzo de Luca sul caso

Il 1° aprile scorso, proprio su questa vicenda, Christian Durso aveva consegnato una denuncia diretta al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ribadendo che non si sarebbe arreso. Oggi, il fronte si allarga, diventando una battaglia nazionale per i diritti delle persone con disabilità. Oggi non combattiamo solo per Vallo della Lucania, ma per l’Italia intera”. 

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