Come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola, il procedimento penale che coinvolge il sindaco Giovanni Fortunato e altri sei imputati si arricchisce di nuovi soggetti: otto cittadini e imprenditori sono stati ammessi dal giudice per le udienze preliminari come parti civili. Si tratta di figure che si ritengono danneggiate dalle vicende al centro dell’inchiesta, in particolare quelle legate all’agricampeggio e al ristorante Carioca, episodi che la Procura contesta come parte integrante del presunto sistema di irregolarità.
Caso Fortunato, otto nuove parti civili nel procedimento
Durante l’udienza di ieri, il Gup ha riconosciuto anche il Comune come parte offesa, ma l’amministrazione in carica ha scelto di non costituirsi. A prendere il suo posto sono stati i tre consiglieri di opposizione, che hanno presentato istanza per tutelare – sostengono – gli interessi della comunità. Una decisione che ha immediatamente generato tensione in aula: i legali del primo cittadino, ai domiciliari dal maggio scorso, hanno contestato la legittimità della costituzione dei consiglieri, ritenendola non ammissibile. Il giudice ha però respinto le obiezioni, accogliendo l’istanza dell’opposizione insieme a tutte le altre.
L’udienza è stata poi rinviata al 21 gennaio, data in cui inizierà la discussione sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura per tutti e sette gli imputati. Nel Palazzo di Giustizia di Lagonegro, nella mattinata di ieri, erano presenti il tecnico comunale Carmine Del Verme e l’imprenditore napoletano Antonio La Montagna, mentre il sindaco Fortunato non ha partecipato all’udienza.
Il compito del Gup sarà ora stabilire se accogliere integralmente la richiesta del pubblico ministero, disponendo il processo per tutti gli indagati, oppure se escluderne alcuni o arrivare a una decisione di archiviazione. Il fascicolo della Procura ricostruisce un presunto sistema di gestione irregolare dell’edilizia privata, che sarebbe stato favorito – secondo l’ipotesi accusatoria – da un abuso di potere esercitato dal sindaco nell’ambito del suo ruolo istituzionale.
L’inchiesta, che negli ultimi mesi ha alimentato un acceso dibattito politico e istituzionale, si avvia così verso una fase decisiva. L’ingresso delle nuove parti civili, la posizione assunta dall’opposizione e il mancato coinvolgimento formale dell’ente comunale delineano un quadro complesso che accompagnerà il giudice nella valutazione finale. Sarà la prossima udienza a definire se il caso approderà al dibattimento o se alcune posizioni verranno stralciate.
