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Cardiologia salva a Cava: stop alle dimissioni, Chiariello resta al Santa Maria dell’Olmo

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L'ospedale di Cava de' Tirreni

Come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola, si chiude con un esito positivo una vicenda che nelle ultime settimane aveva generato forte preoccupazione tra operatori sanitari e cittadini di Cava de’ Tirreni. La dottoressa Paola Chiariello continuerà a svolgere il proprio incarico all’interno dell’ospedale “Santa Maria dell’Olmo”, mantenendo la responsabilità dell’ambulatorio di cardiologia, uno dei servizi più rilevanti del presidio metelliano.

Cardiologia salva a Cava: stop alle dimissioni di Paola Chiariello

La specialista, punto di riferimento per migliaia di pazienti provenienti non solo dall’Agro nocerino-sarnese ma da diverse aree della Campania, aveva formalizzato l’intenzione di lasciare l’ospedale a partire dal 31 dicembre. Una decisione maturata in un contesto segnato da criticità organizzative e attriti di natura professionale che avevano sollevato interrogativi sulla tenuta di un servizio considerato strategico per il territorio.

A determinare il cambio di rotta è stato un confronto diretto e articolato con l’allora direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona” di Salerno, Ciro Verdoliva. Prima di concludere il proprio mandato alla guida dell’azienda, Verdoliva ha voluto chiarire, con un atto formale, una serie di aspetti legati al ruolo e alle funzioni attribuite alla dottoressa Chiariello, fornendo rassicurazioni puntuali sulle prospettive dell’unità operativa.

Nella comunicazione indirizzata alla responsabile dell’ambulatorio, la direzione generale ha ribadito che la titolarità della Unità operativa semplice dipartimentale dei test provocativi cardiologici del presidio cavese non si limita all’attività clinica, ma comprende anche competenze di carattere gestionale, riconoscendo quindi pienamente il perimetro delle responsabilità assegnate. Ulteriori garanzie sono arrivate sul fronte degli investimenti, con l’impegno ad avviare l’iter per l’acquisto di nuove apparecchiature e per il potenziamento dell’organico, nel rispetto dei tempi tecnici e delle risorse disponibili.

Alla luce di questi chiarimenti, la dottoressa Chiariello ha comunicato la decisione di ritirare le dimissioni, sottolineando come la scelta iniziale non fosse legata a motivazioni personali, ma alla necessità di tutelare la qualità e la continuità dell’assistenza offerta ai pazienti. La cardiologa ha espresso apprezzamento per l’attenzione dimostrata dalla direzione aziendale nei confronti dell’ospedale di Cava de’ Tirreni, rimarcando l’importanza di preservare un servizio che rappresenta un presidio essenziale per l’utenza.

Nel percorso che ha portato al dietrofront, un ruolo significativo è stato svolto anche dalle organizzazioni sindacali, in particolare dalla Cisl, e dal Comitato civico in difesa dell’ospedale, oltre alla mobilitazione spontanea di numerosi cittadini. La notizia del possibile addio aveva infatti innescato una reazione diffusa, a testimonianza del legame costruito negli anni tra la professionista e il territorio.

I risultati ottenuti dal reparto di Cardiologia del “Santa Maria dell’Olmo” trovano conferma anche nei dati ufficiali. Il Piano nazionale esiti 2025, elaborato dall’Agenas con riferimento alle attività del 2024, colloca l’area cardiocircolatoria dell’ospedale metelliano su livelli di elevata qualità, certificando l’efficacia delle prestazioni erogate.

Con l’imminente avvicendamento ai vertici del Ruggi, l’attenzione resta ora concentrata sulla continuità degli impegni assunti. L’auspicio, condiviso da operatori e comunità locale, è che le rassicurazioni fornite sul rafforzamento del personale e sull’ammodernamento delle dotazioni tecnologiche trovino piena attuazione, garantendo stabilità e sviluppo al presidio ospedaliero di Cava de’ Tirreni.

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