Cronaca Salerno, Salerno

Carcere di Fuorni, sovraffollamento al limite: 600 detenuti a fronte di 390 posti

DROGA CARCERE FUORNI 4 gennaio 2023
Carcere di Fuorni
Carcere di Fuorni

Non ci sono soltanto i droni carichi di droga intercettati dalla polizia penitenziaria, le piazze di spaccio improvvisate all’interno della struttura o gli episodi di violenza nelle celle. Il vero nodo critico del carcere di Fuorni resta il sovraffollamento, con condizioni di vita che rendono ancora più difficile la gestione dei detenuti e che, secondo gli esperti, si associano a un concreto rischio di suicidi come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

Carcere di Fuorni, sovraffollamento al limite

A fornire un quadro aggiornato è stata la delegazione della Camera Penale di Nocera Inferiore, che nei giorni scorsi ha visitato la Casa circondariale di Salerno nell’ambito dell’iniziativa promossa dall’Unione Camere Penali Italiane. Gli avvocati hanno incontrato il vice direttore, Belen Suozzo, e il comandante della polizia penitenziaria, Arancio, per poi accedere alle sezioni del carcere e verificare di persona le condizioni dei detenuti.

Dai dati emerge una situazione critica: in alcune celle vivono sei detenuti in spazi ridotti, mentre appena tre docce servono circa sessanta persone. A fronte di una capienza regolamentare di 390 posti, la struttura ospita oggi circa 600 detenuti, con un sovraccarico vicino all’80 per cento. Una condizione già denunciata nei mesi scorsi dal sindacato di categoria, che evidenziava come la pressione numerica incida sulla sicurezza interna e sulla vivibilità quotidiana.

Gli avvocati della Camera Penale hanno riconosciuto gli sforzi compiuti nell’ultimo anno per migliorare alcuni servizi, come i corsi professionalizzanti per il reinserimento lavorativo, la riorganizzazione del sistema di prenotazione per visite mediche e specialistiche, e i progetti culturali. Per quanto riguarda il settore femminile, che ospita circa 50 detenute, la situazione appare più gestibile: la capienza risulta rispettata e le attività formative e di sostegno psicologico vengono svolte con maggiore regolarità.

Tuttavia, la delegazione ha sottolineato come la carenza di spazi rappresenti la principale sofferenza per l’intera popolazione carceraria. «Abbiamo trovato una situazione sempre critica a causa del sovraffollamento – ha dichiarato il presidente della Camera Penale di Nocera Inferiore, Nobile Viviano – aggravato da una carenza strutturale ormai innegabile. I numeri ci dicono che i cambiamenti introdotti dalla riforma Cartabia sono fallimentari. Non c’è più tempo».

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