Capaccio Paestum, una delle mete balneari più amate della Costiera Amalfitana, sta affrontando un periodo di forti polemiche a causa delle acque verdi che caratterizzano alcune zone del suo mare. I residenti e i turisti non nascondono la loro delusione per un fenomeno che, seppur naturale, sta creando disagi e preoccupazione. La colorazione verdastra delle acque ha fatto parlare di inquinamento, generando un ampio dibattito sui social media.
Le preoccupazioni sui social
La protesta online è montata rapidamente, con immagini che ricordano più un paesaggio del Mar Morto che un angolo della splendida Costiera Amalfitana. In molti, tra cittadini e bagnanti, si sono espressi riguardo l’acqua torbida e l’odore sgradevole che la caratterizza. Le critiche all’amministrazione locale sono aumentate, con alcune voci che chiedono un’indagine approfondita sull’origine di questo fenomeno.
Gli sversamenti abusivi e il possibile inquinamento
Uno dei sospetti principali è l’ipotesi di sversamenti abusivi, un problema che ha storicamente afflitto la zona, con il contributo di scarichi industriali, in particolare da parte di aziende zootecniche. Le forze dell’ordine e le guardie ambientali sono intervenute con controlli, ma l’acqua rimane di un colore che preoccupa.
La risposta del sindaco
Il sindaco di Capaccio Paestum, Gaetano Paolino, ha risposto prontamente alle accuse di inquinamento, rassicurando la cittadinanza e i turisti. Secondo i dati ufficiali dell’ARPAC (Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania), non risultano tratti di mare non balneabili lungo la costa tra il fiume Sele e il Solofrone. Tuttavia, il fenomeno non può essere ignorato.
Fioritura algale, un fenomeno naturale da conoscere
In effetti, la causa principale di questo fenomeno è la cosiddetta “fioritura algale”, un evento naturale che si verifica a causa di un’eccessiva proliferazione di fitoplancton, specialmente durante i periodi di acque calde e stagnanti. Questo fenomeno, seppur non tossico, rende l’acqua torbida e compromette la bellezza del paesaggio marino, disturbando l’esperienza balneare.
Cittadinanzattiva e le soluzioni al fenomeno della fioritura algale
Cittadinanzattiva ha chiarito che la fioritura algale, sebbene naturale, è causata da un eccesso di nutrienti (come azoto e fosforo) provenienti da scarichi organici e altri inquinanti. Secondo l’organizzazione, il problema potrebbe essere risolto con un monitoraggio più severo delle acque e un’attenzione maggiore alla gestione dei depuratori, non solo a Capaccio Paestum, ma anche nelle località limitrofe.
Le soluzioni
Per evitare che il problema persista e per tutelare l’ecosistema marino, è necessario intensificare i controlli ambientali e assicurarsi che i sistemi di depurazione siano efficienti. Questo non solo per migliorare la qualità dell’acqua, ma anche per garantire che il turismo nella Costiera Amalfitana possa continuare a prosperare senza compromessi per la salute pubblica.