Secondo quanto riportato da Il Mattino, a Capaccio Paestum è in corso una crisi politica che, a meno di dodici mesi dall’avvio della consiliatura, mette in discussione la stabilità dell’amministrazione guidata dal sindaco Gaetano Paolino.
La situazione è esplosa in modo pubblico nel pomeriggio di ieri, quando otto consiglieri di maggioranza hanno sottoscritto e diffuso una nota con cui denunciano la mancanza di condivisione nelle scelte amministrative e l’assenza di un confronto interno continuativo. Il documento è stato trasmesso dal presidente del Consiglio comunale, Angelo Quaglia, primo firmatario, e porta anche le firme di Antonio Agresti, Igor Ciliberti, Maria Rosaria Giuliano, Antonio Mastrandrea, Gianmarco Scairati, Pamela Volpe ed Eustachio Voza.
Capaccio Paestum, maggioranza spaccata
La dichiarazione fa riferimento a «scelte rilevanti assunte in autonomia» dal primo cittadino, senza consultazione preventiva né partecipazione della maggioranza nelle decisioni strategiche. Viene evidenziato come negli ultimi mesi si sia consolidata una modalità gestionale definita dagli stessi firmatari «insostenibile», caratterizzata dall’assenza di risposte a richieste di chiarimento e di incontri interni. Il malcontento, secondo quanto riportato, si sarebbe alimentato progressivamente fino a sfociare nella presa di posizione formale.
La frattura avrebbe trovato un punto di aggravamento nel recente ritorno al comando della Polizia municipale del maggiore Antonio Rinaldi. Tuttavia, i firmatari precisano che la contestazione non riguarda singole nomine, ma una questione di metodo e di relazioni politiche. Nel corso della giornata erano circolate anche indiscrezioni su una possibile sfiducia al sindaco, con ipotesi di dimissioni contestuali da parte della maggioranza per determinare la decadenza dell’amministrazione. Tale scenario non si è concretizzato poiché sarebbe mancata l’adesione di un consigliere necessario alla maggioranza qualificata per avviare la procedura.
Il contesto politico risulta ulteriormente complesso perché il Comune è già oggetto di verifiche da parte della Corte dei Conti e della Commissione d’accesso inviata dal Ministero dell’Interno, incaricata di accertare elementi relativi alla gestione amministrativa. In serata è arrivata la replica del sindaco Paolino, che interpreta la nota come un invito a rafforzare il confronto interno.
Il primo cittadino ha sostenuto che tutte le decisioni assunte finora sono state condivise in Consiglio e che, in più occasioni, hanno ricevuto anche il contributo della minoranza. Ha inoltre annunciato la predisposizione di un programma operativo da sottoporre all’assemblea consiliare nelle prossime settimane, ribadendo l’intenzione di proseguire secondo criteri di trasparenza e legalità.








