È stato scarcerato l’imprenditore Roberto Squecco coinvolto nell’inchiesta della Dia di Salerno su un presunto scambio elettorale politico-mafioso durante le elezioni amministrative del 2019 a Capaccio Paestum. Dopo un lungo interrogatorio Squecco ha lasciato Fuorni per essere trasferito ai domiciliari. Lo riporta l’edizione odierna de Il Mattino.
Capaccio Paestum, caso Alfieri: scarcerato l’imprenditore Roberto Squecco, va ai domiciliari
Il provvedimento di attenuazione della misura cautelare è stato emesso dal gip del Tribunale di Salerno, accogliendo la richiesta presentata dai legali di Squecco. Solo poche settimane fa era stato concesso il medesimo beneficio ad Antonio Bernardi.
Bernardi, insieme al dipendente comunale Michele Pecora, è accusato di aver rivolto minacce di morte all’allora sindaco Franco Alfieri, su incarico dello stesso Squecco, in seguito all’abbattimento del lido Kennedy, ritenuto il fulcro di un presunto patto corruttivo.
Le accuse: dallo scambio elettorale politico-mafioso all’attentato contro Alfieri
Squecco, Bernardi e Pecora sono accusati, a vario titolo, di associazione di stampo mafioso, tentata estorsione, rapina e scambio elettorale politico-mafioso. In particolare, Squecco deve rispondere anche di aver pianificato un attentato dinamitardo nei confronti di Alfieri, in collaborazione con alcuni pregiudicati del salernitano.