All’alba del 18 ottobre, nella zona di Capaccio Paestum, le guardie zoofile venatorie dell’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) hanno individuato un cacciatore che stava utilizzando richiami acustici illegali durante l’attività venatoria. Il blitz è avvenuto nell’ambito dei controlli di routine per contrastare l’uso di strumenti vietati e proteggere la fauna locale.
Richiami acustici vietati per legge
Secondo quanto accertato, l’uomo impiegava dispositivi che riproducevano versi di uccelli, vietati dall’articolo 21, comma 1, lettera r della Legge 157/92 e dalla Legge Regionale 26/2012, articolo 25, lettera h. Questi richiami alterano il comportamento naturale degli animali selvatici, provocando gravi squilibri nell’ecosistema e interferendo con la riproduzione e la migrazione delle specie.
Denuncia e sequestro del materiale
Le guardie dell’ENPA hanno proceduto con la denuncia a piede libero del cacciatore e con il sequestro immediato di tutto il materiale impiegato: armi da fuoco, munizioni e dispositivi acustici. L’intervento è stato condotto con la massima tempestività per evitare ulteriori danni alla fauna.
Collaborazione con i Carabinieri Forestali
All’operazione ha preso parte anche una pattuglia dei Carabinieri Forestali di Foce Sele, che ha fornito supporto logistico e operativo. L’azione congiunta ha permesso di garantire l’efficacia del controllo e di rinforzare la presenza delle forze di tutela ambientale sul territorio.
Tutela della fauna e controlli mirati
L’ENPA ha sottolineato come interventi di questo tipo siano fondamentali per contrastare la caccia di frodo e promuovere il rispetto delle norme sulla fauna selvatica. Le attività di vigilanza proseguiranno nelle prossime settimane per assicurare la protezione della biodiversità e la difesa degli animali dalle pratiche illegali che minacciano l’equilibrio naturale del territorio cilentano.