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Capaccio Paestum, avvisi di garanzia per ex consiglieri e assessori: c’è anche Alfieri | I NOMI

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Franco Alfieri

A Capaccio Paestum recapitati alcuni avvisi di garanzia ad ex consiglieri comunali ed ex assessori: nuovo filone d’indagine legato al recente terremoto giudiziario che ha scosso l’amministrazione. Tra i nomi degli indagati spicca anche quello dell’ex sindaco Franco Alfieri.

Capaccio Paestum, avvisi di garanzia per ex consiglieri e assessori

Questa mattina, giovedì 21 agosto, a Capaccio Paestum sarebbero stati recapitati diversi avvisi di garanzia nell’ambito di un nuovo filone d’indagine collegato a quanto emerso negli ultimi mesi durante il terremoto giudiziario che ha scosso l’amministrazione comunale. Nell’inchiesta sarebbero coinvolti ex consiglieri comunali ed ex assessori, che ora dovranno chiarire il proprio ruolo in alcune vicende amministrative oggetto di accertamenti da parte della magistratura.

Il nuovo sviluppo segue una serie di indagini già avviate, che avevano portato a misure cautelari e approfondimenti su atti e nomine dell’amministrazione, aprendo un ampio dibattito sulla gestione politica e amministrativa del comune cilentano. Le autorità competenti continueranno le verifiche per determinare eventuali responsabilità, mentre la cittadinanza attende chiarimenti sui dettagli del nuovo fascicolo.

Le accuse

Le ipotesi di reato contestate, a vario titolo, sono falsità ideologica e materiale commessa da pubblico ufficiale, frode e accesso abusivo al sistema informatico. L’indagine, già avviata nei mesi scorsi, si sarebbe ora ampliata fino a interessare anche alcuni ex amministratori locali.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbero stati redatti falsi documenti per procedere all’annullamento o all’archiviazione in autotutela di numerose sanzioni al Codice della Strada. Le richieste, secondo gli investigatori, potevano provenire direttamente dagli automobilisti destinatari delle multe oppure, in alcuni casi, da esponenti politici locali. Un meccanismo che avrebbe consentito a diversi trasgressori di evitare il pagamento delle contravvenzioni, generando per il Comune un mancato introito stimato in circa 16 mila euro.

La Guardia di Finanza del Gruppo di Eboli, su delega della Procura di Salerno, ha posto sotto osservazione 137 verbali emessi tra il 2019 e il 2022. Non si esclude, tuttavia, che l’inchiesta possa ora riguardare un numero più ampio di episodi. I pubblici ministeri Alessandro Di Vico e Morris Saba avevano anche avanzato richiesta di arresti domiciliari nei confronti degli ex comandanti della polizia municipale, ma l’istanza è stata respinta dal giudice.

I nomi

Di seguito i nomi dei soggetti coinvolti:

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