Crisi idrica a Capaccio Paestum: il sindaco Paolino incontra l’Asis e propone una nuova condotta con impianto di sollevamento per garantire un approvvigionamento stabile. Lo riporta InfoCilento.
Capaccio, il sindaco al lavoro per una nuova condotta
La crisi idrica che da settimane affligge Capaccio capoluogo continua a creare forti disagi tra i residenti, messi a dura prova da turnazioni e riduzioni di portata causate dalla prolungata siccità. A fronte delle numerose segnalazioni ricevute, il sindaco Gaetano Paolino ha intensificato il dialogo con i vertici dell’ASIS, società che gestisce il servizio idrico, per individuare soluzioni strutturali in grado di garantire un approvvigionamento più stabile ed efficiente.
Uno degli interventi messi in campo riguarda la progettazione di una nuova condotta idrica, con annesso impianto di sollevamento, che permetterebbe di convogliare l’acqua dalla rete della pianura – partendo da Capaccio Scalo – fino al capoluogo. Un’opera strategica, pensata per ridurre la dipendenza dalle fonti situate nel territorio di Trentinara, ma storicamente condivise tra i due Comuni. A tal proposito, è stato richiesto anche un confronto istituzionale con il sindaco del Comune limitrofo.
L’avvio formale degli studi preliminari
In parallelo, la giunta si prepara a deliberare l’avvio formale degli studi preliminari, necessari a valutare la fattibilità tecnica ed economica del progetto. L’amministrazione sta inoltre lavorando per intercettare fondi pubblici, indispensabili per finanziare gli interventi. Tra le ipotesi al vaglio non c’è solo la nuova rete, ma anche invasi e sistemi di stoccaggio, capaci di assicurare una maggiore resilienza idrica nel lungo periodo.
Il primo cittadino non nasconde la sua preoccupazione: “La situazione è diventata insostenibile – ha dichiarato Paolino – e non possiamo accettare che i nostri cittadini restino senz’acqua, un bene primario e irrinunciabile. Abbiamo avviato un percorso concreto con ASIS e gli altri enti coinvolti per garantire una distribuzione equa e duratura. L’acqua deve essere un diritto, non un privilegio.”