Presunti abusi su allieve a Capaccio Paestum: niente carcere per il maestro di taekwondo. La decisione è stata presa dalla Suprema Corte di Cassazione in accoglimento del ricorso presentato dai legali difensori. Lo riporta Stiletv.
Capaccio Paestum: niente carcere per il maestro di taekwondo
La Suprema Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati del maestro di arti marziali di Capaccio Paestum, accusato di presunti abusi sessuali su tre allieve minorenni. Pertanto, il 68enne non sarà sottoposto alla custodia cautelare in carcere, come richiesto dalla Procura di Salerno. Infatti, lo scorso 10 ottobre, il Tribunale del Riesame aveva accolto l’appello del pubblico ministero, ordinando la detenzione dell’indagato.
I motivi
La difesa, rappresentata dagli avvocati Marco Nigro e Francesco Raeli, esprime soddisfazione per la decisione, avendo sempre sostenuto l’innocenza del proprio assistito e sottolineando l’assenza di elementi che giustificassero un inasprimento della misura cautelare già in vigore. “Infatti, le dichiarazioni delle prime tre allieve minorenni sono state ampiamente smentite durante il secondo incidente probatorio, in cui sono state ascoltate altre tre studentesse che frequentavano le stesse lezioni nello stesso periodo. La Corte, considerando le nostre argomentazioni difensive, ha ritenuto valido il nostro ricorso, revocando così la misura restrittiva più severa. Il nostro assistito, che ha sempre dichiarato di essere estraneo ai fatti contestati, rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e confida nel corretto svolgimento del processo per dimostrare la propria innocenza.”
Il maestro di taekwondo rimane agli arresti domiciliari in attesa della prima udienza del processo ordinario, programmata per il 12 marzo prossimo presso il Tribunale di Salerno.