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Caos sulla linea Napoli–Salerno: linea interrotta, pendolari esasperati e protesta in vista contro Rfi e Regione

operaio omignano investito treno condanna rete ferroviaria italiana

Foto generica

«Viaggiare in questo modo è diventato impossibile. Situazione stressante». Basta questa dichiarazione di Emmanuela Nuzzolese per comprendere lo stato d’animo dell’esercito di pendolari che ogni giorno utilizza i treni della linea storica Napoli-Pompei-Salerno.

Dal 9 settembre c’è un’interruzione tra Torre Annunziata Centrale e Santa Maria la Bruna come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

Caos sulla linea Napoli–Salerno: linea interrotta

Un vecchio edificio rischia di crollare sui binari. I viaggiatori sono costretti ad utilizzare, per superare l’ostacolo, gli autobus sostitutivi. I disagi pesano soprattutto per chi proviene dall’area nord della provincia di Salerno che non può utilizzare i treni che percorrono la linea «a monte del Vesuvio». Lunedì scorso si è svolta una riunione tecnica a cui hanno partecipato anche i proprietari dello stabile. Non è stato raggiunto alcun accordo. «Fumata nera. Tutto rinviato. Non ci sarebbe stata intesa con i proprietari dell’immobile», informa Alfonso Tulipano ai componenti del Gruppo Pendolari Linea Storica Napoli-Salerno.

Alla luce di questo ennesimo ostacolo, i pendolari progettano una manifestazione per far sentire la propria voce. «Organizziamo e portiamo il nostro disagio sotto gli uffici di Rete ferroviaria italiana, sotto il palazzo della Regione Campania. Non possiamo più essere ostaggi» sottolinea Tulipano. «Purtroppo aggiunge Enzo Sperindeo è una vecchia linea circondata da palazzi fatiscenti e con scarse verifiche. Questi eventi si verificano sempre più spesso». «Comune o Regione dovrebbero procedere in danno dei proprietari e mettere in sicurezza lo stabile», sostiene Antonio Gaito.

Ma c’è anche una buona notizia. «Alla stazione di Torre Annunziata da ieri ci sono dipendenti di Trenitalia che coordinano le partenze dei bus per far rispettare gli orari», informa Gianluigi Di Francia. Questo accorgimento è stato adottato dopo diverse lamentele fatte dai viaggiatori secondo i quali «i bus saltano le corse e non rispettano gli orari». Arriva anche la notizia che la fermata di bus a Portici è stata soppressa. «Il trasporto su gomma, concepito per garantire un’alternativa sostiene Emiddio Ventre del Gruppo Pendolari – si è trasformato in un supplizio. I bus sono insufficienti, le attese si protraggono per ore e i percorsi risultano esasperanti, moltiplicando i disagi per chi deve recarsi a scuola o al lavoro». Anche Agostino Ingenito, in una lettera alla Regione, ha evidenziato che, considerata l’interruzione della linea ferroviaria, «è necessario aumentare le corse dei bus di linea». «Capita sempre più spesso precisa che negli orari di punta gli autisti, soprattutto dopo Nocera, non caricano viaggiatori alle fermate perché l’autobus è pieno».

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