La Commissione Antimafia inserisce tra gli “impresentabili” due candidati della provincia di Salerno: Pierpaolo Capri e Luigi Pergamo, entrambi del centrodestra a sostegno di Cirielli. I procedimenti giudiziari sono in corso a Salerno e Firenze. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Regionali Campania, due candidati impresentabili dalla Provincia di Salerno
La Commissione Parlamentare Antimafia, presieduta da Chiara Colosimo (FdI), ha diffuso l’elenco dei candidati ritenuti “impresentabili” in vista delle prossime elezioni amministrative e regionali. Tra i nove segnalati a livello nazionale, spiccano due nomi salernitani: Pierpaolo Capri e Luigi Pergamo, entrambi inseriti in liste riconducibili alla coalizione di centrodestra a sostegno di Edmondo Cirielli. Secondo la Commissione, i due candidati non rispettano il codice di autoregolamentazione, un documento che definisce i criteri etici di candidabilità, adottato dai partiti che scelgono di aderirvi.
Le motivazioni della Commissione
Per Pierpaolo Capri, candidato nella lista Unione di Centro, il provvedimento nasce dal rinvio a giudizio disposto dal Gip del Tribunale di Salerno il 13 marzo 2023 per riciclaggio. Il procedimento è attualmente in corso con la prossima udienza fissata al 21 novembre 2025. La Commissione ha pertanto rilevato la violazione dell’articolo 1 del codice di autoregolamentazione.
Situazione analoga per Luigi Pergamo, originario di Mercato San Severino e oggi residente in Veneto, dove lavora come dipendente del Ministero dell’Istruzione. Candidato nella lista Pensionati, Consumatori Cirielli Presidente, Pergamo è stato rinviato a giudizio dal Gip di Firenze il 3 giugno 2025 per i reati di autoriciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Anche in questo caso, il processo è pendente e l’udienza è fissata al 23 gennaio 2026.
I limiti della segnalazione
Va precisato che la segnalazione della Commissione Antimafia non comporta alcuna esclusione automatica dalle liste elettorali né incide formalmente sulla campagna in corso. Il codice di autoregolamentazione non ha valore di legge, ma rappresenta uno strumento di natura etica e politica, volto a garantire trasparenza e credibilità nelle candidature.
I precedenti
Pierpaolo Capri è un nome noto a Salerno. Un suo familiare era considerato uno degli esponenti storici del clan Panella-D’Agostino. Nel 2023, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia, furono sequestrati beni e società riconducibili al nipote Francesco Capri, 47 anni, tra cui anche interessi economici legati allo storico chalet “Embarcadero” del lungomare cittadino. Secondo gli inquirenti, Capri avrebbe avuto un ruolo occulto nelle attività di alcuni imprenditori locali, con operazioni di trasferimento di denaro sospette.
Diverso il percorso di Luigi Pergamo, già candidato con la Lega, che in passato era comparso in inchieste minori tra Valle dell’Irno e Agro nocerino per presunte irregolarità nella gestione di polizze assicurative. Trasferitosi poi in Toscana, si era dedicato al settore alberghiero prima di spostarsi in Veneto. Le accuse che oggi lo riguardano risalgono proprio a quel periodo. Con le verifiche concluse, la presenza di due candidati salernitani tra gli “impresentabili” porta al 22% la quota dei nomi segnalati dalla Commissione sul totale nazionale.







