È stato presentato ufficialmente questa mattina in Piazza della Repubblica, a Eboli, il camper socio-sanitario dell’associazione Noi Amici dell’Hospice e dell’Ospedale di Eboli. Un nuovo presidio mobile di salute e assistenza pensato per avvicinare le cure alle persone più fragili del territorio.
Un progetto nato dalla solidarietà della comunità
Alla conferenza stampa hanno partecipato promotori, rappresentanti istituzionali e realtà del volontariato cittadino, a testimonianza di un’iniziativa costruita grazie a una rete solidale ampia e condivisa.
Il camper, un mezzo già utilizzato negli anni ’90 per attività di assistenza sanitaria, è stato donato circa due anni fa dai Frati Cappuccini di Eboli all’associazione, che ne ha assunto la gestione e il rilancio.
Dal passato al presente: un mezzo rimesso a nuovo
Grazie al contributo dell’Associazione Nova Musica d’Insieme, il veicolo è stato completamente ristrutturato e reso nuovamente operativo. Da oggi diventa un presidio socio-sanitario mobile, pronto a intercettare bisogni sanitari spesso nascosti, soprattutto di chi incontra difficoltà economiche, sociali o logistiche nell’accesso alle cure.
Una rete di associazioni per la presa in carico
Il progetto è sostenuto anche dalle associazioni della rete I Care, tra cui Arcobaleno Marco Iagulli ODV, presieduta da Tiziana Iervolino, e Roberto Cuomo Onlus, guidata da Vito Cuomo. Una sinergia che rafforza un modello di assistenza basato su prossimità, ascolto e accompagnamento.
Servizi gratuiti per chi è in difficoltà
“Questo camper è il frutto di un lavoro collettivo e di una comunità che sceglie di prendersi cura dei più fragili“, ha dichiarato Armando De Martino, presidente dell’associazione Noi Amici dell’Hospice e dell’Ospedale di Eboli.
I servizi saranno completamente gratuiti e rivolti in particolare a chi non può accedere facilmente a medici o strutture specialistiche.
Un impegno che viene da lontano
Il valore simbolico del progetto è stato sottolineato da Padre Salvatore Mancino, guardiano del Convento dei Cappuccini di San Pietro alli Marmi:
Negli anni ’90 questo camper era già utilizzato da medici volontari per assistere i migranti. È giusto che continui oggi lo stesso percorso, in un’epoca segnata da solitudine sociale e difficoltà economiche.
Cultura, volontariato e istituzioni insieme
Per Alessandro Cariello, presidente dell’Associazione Nova Musica d’Insieme
È stato un progetto sostenuto dall’intera comunità ebolitana, con oltre 80 artisti coinvolti, per rimettere in moto il camper e trasformarlo in uno strumento di aiuto concreto.
A chiudere, il sindaco Mario Conte, che ha definito l’iniziativa “lodevole e necessaria”:
Prendersi cura degli altri rafforza il senso di comunità. Come amministrazione sosteniamo la rete solidale e l’impegno di chi sceglie di fare la propria parte.
Un presidio mobile per una sanità più vicina
Il camper socio-sanitario rappresenta oggi un simbolo concreto di sanità di prossimità, capace di portare ascolto, assistenza e dignità là dove spesso mancano risposte immediate.








