Il 2024 si conferma un anno critico per le coste italiane e in particolare per quelle campane. Secondo il report Mare Monstrum 2025 di Legambiente, la Campania guida la classifica nazionale per numero di reati ambientali legati al mare e al ciclo del cemento, con oltre 4.200 illeciti penali accertati. A livello provinciale, i dati confermano la pressione crescente anche sulle coste salernitane, dove abusivismo edilizio, inquinamento e violazioni del Codice della navigazione restano emergenze croniche.
Campania maglia nera dei reati ambientali in mare
Complessivamente, in Italia sono stati registrati 25.063 reati, in aumento del 9,2% rispetto al 2023. La Campania si colloca al primo posto con 4.208 violazioni, seguita da Sicilia, Puglia e Calabria. Ancora più marcato l’incremento degli illeciti amministrativi, che a livello nazionale hanno superato quota 44 mila (+21,4% sul 2023).
Nel dettaglio, la Campania si conferma al vertice per il ciclo illegale del cemento: nel 2024 sono stati accertati 1.840 reati, pari al 17,8% del totale nazionale. La regione è prima anche per numero di persone denunciate (2.073), arresti (4) e sequestri (343). In provincia di Salerno, il fenomeno interessa in particolare le aree costiere cilentane, dove l’abusivismo edilizio continua a rappresentare una delle principali minacce al paesaggio e alla legalità.
Altro fronte critico è quello dell’inquinamento: 1.264 i reati contestati in Campania (15,9% del totale nazionale), legati a depuratori inesistenti o malfunzionanti, scarichi abusivi e sversamenti illegali. La regione guida anche questa classifica, davanti a Calabria e Puglia.
Per quanto riguarda la pesca illegale, la Campania non figura ai primi posti, ma resta alto il numero di violazioni del Codice della navigazione: 744 reati contestati, un primato che segnala criticità anche nelle aree marine protette del Cilento e della Costiera Amalfitana.
Il report di Legambiente viene diffuso alla vigilia delle celebrazioni per il quindicesimo anniversario dell’omicidio di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica (SA). Proprio nel comune cilentano, domani, si terrà una cerimonia in suo ricordo con la consegna del Premio Angelo Vassallo, dedicato alle amministrazioni più impegnate nella difesa dell’ambiente.
Dai dati emerge una fotografia severa: la Campania, con una media di 20,4 reati ogni chilometro di costa, rientra tra le aree più esposte all’aggressione illegale insieme a Basilicata, Emilia-Romagna, Molise e Veneto. Un quadro che impone interventi urgenti su depurazione, abusivismo edilizio e tutela del demanio marittimo, soprattutto in una provincia come Salerno, che custodisce oltre 200 chilometri di litorale e alcune delle aree costiere più pregiate d’Italia.