Durante il Cilento Etno Festival a Torre Orsaia, la cantante israeliana Noa ferma il concerto in segno di solidarietà per Gaza: “Oggi il silenzio dice ancora di più”. Commozione tra il pubblico.
Campane per Gaza, Noa ferma il concerto al Cilento Etno Festival
Un momento di silenzio, potente e condiviso, ha attraversato ieri sera il Cilento Etno Festival, trasformando la musica in gesto di coscienza civile. Durante il concerto tenuto a Torre Orsaia dalla celebre cantante israeliana Noa, le campane hanno cominciato a suonare, come in molte città d’Italia, per invocare la pace a Gaza. Un’iniziativa lanciata dal vescovo di Pinerolo e sostenuta da molte realtà istituzionali e civili, per dire simbolicamente “basta” al dolore e alla guerra.
Mentre i rintocchi si diffondevano sulle colline del Cilento, Noa ha interrotto la sua esibizione. Ha abbassato le mani sul palco, ha chiuso gli occhi, ed è rimasta in ascolto. Poi, con voce ferma, ha dichiarato: «La musica unisce, ma oggi il silenzio dice ancora di più. Siamo tutti chiamati a dire basta». Un messaggio forte, che ha commosso gli spettatori accorsi da tutto il territorio.
L’intero pubblico del festival si è unito in un silenzio denso di significato, dimostrando come anche un evento musicale possa trasformarsi in un’occasione di riflessione e partecipazione collettiva. Le campane di Torre Orsaia, come quelle di tutta Italia, hanno risuonato come voce comune contro ogni conflitto, trovando eco anche nell’arte di chi ha scelto di tacere per far parlare il cuore.