Cronaca Salerno, Salerno

Camerota culla della preistoria: nuove scoperte nella Grotta della Cala illuminano la vita dei primi sapiens

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Grotta Cala
Grotta Cala

Un recente studio internazionale rivela l’importanza della Grotta della Cala a Camerota durante la migrazione dei primi Homo sapiens nel Sud Italia. Ritrovamenti unici gettano luce su cultura e simbolismo paleolitico.

Camerota: nuove scoperte nella Grotta della Cala

Marina di Camerota si conferma uno dei luoghi chiave per lo studio della preistoria europea. Le più recenti indagini archeologiche nella Grotta della Cala, pubblicate sulla rivista scientifica Quaternary Science Reviews, hanno riportato alla luce nuove prove della presenza dei primi Homo sapiens nel territorio cilentano circa 40.000 anni fa, in piena fase aurignaziana.

A condurre la ricerca è stato un team internazionale guidato da Armando Falcucci dell’Università di Tubinga e Adriana Moroni dell’Università di Siena, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino e con il Comune di Camerota. Utilizzando tecnologie avanzate, gli studiosi hanno analizzato reperti come utensili litici, ornamenti in conchiglia e manufatti in osso.

Uno dei risultati più significativi riguarda la scoperta, in posizione così meridionale per la prima volta in Europa, di punte in corno con base fessurata, probabilmente utilizzate nella caccia. A colpire è anche il numero di conchiglie perforate intenzionalmente, chiara testimonianza di un simbolismo e di pratiche culturali complesse già presenti tra i primi sapiens italiani.

I materiali provengono sia da scavi storici condotti dal professor Paolo Gambassini, sia da campagne recenti guidate dalla professoressa Moroni. Grazie a nuove tecniche di datazione, tra cui radiocarbonio e luminescenza otticamente stimolata, l’occupazione umana della grotta è stata collocata tra i 40.000 e i 37.000 anni fa, in un periodo immediatamente successivo alla devastante super-eruzione dell’Ignimbrite Campana.

«Questa scoperta rappresenta un tassello fondamentale per ricostruire la nostra storia più antica – ha dichiarato Teresa Esposito, assessore alla Cultura del Comune di Camerota –. Sostenere la ricerca e valorizzare questi luoghi significa custodire e trasmettere alle nuove generazioni l’inestimabile patrimonio culturale del nostro territorio». Affacciata sul mare cristallino del Cilento, la Grotta della Cala continua così a offrire nuove testimonianze della vita umana nel Paleolitico superiore, confermandosi sito di riferimento a livello europeo per gli studi sull’arrivo dei sapiens nel continente.

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