La Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore si è costituita parte civile nel processo penale a carico di Mario Salvatore Scarpitta, sindaco di Camerota, in merito all’abbattimento con esplosivo di un tratto di falesia all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, riconosciuto patrimonio UNESCO. L’udienza è fissata per il 7 ottobre 2025 presso il Tribunale di Vallo della Lucania.
Camerota, il sindaco Scarpitta a processo per danno ambientale
I fatti risalgono al marzo di due anni fa, quando il primo cittadino Scarpitta autorizzò un intervento di “somma urgenza” che prevedeva l’uso di 3.000 kg di tritolo per demolire parte del costone roccioso compreso tra Cala del Cefalo e Cala Finocchiara, lungo la strada provinciale 562.
L’obiettivo dichiarato era mettere in sicurezza la strada del Mingardo, evitando il rischio di crolli sul tratto che collega Marina di Camerota a Palinuro. Tuttavia, la scelta di far saltare in aria interi tratti di falesia, spiaggia e vegetazione all’interno di un’area protetta ha suscitato forti polemiche, approdando anche in Parlamento grazie a interrogazioni presentate dai deputati Arturo Scotto, Michela Di Biase, Franco Mari e dai senatori Sergio Costa e Anna Bilotti.
Fondazione Angelo Vassallo si costituisce parte civile
“L’episodio rappresenta una delle più gravi ferite inferte al paesaggio del Mezzogiorno, poiché l’intervento sarebbe stato eseguito senza autorizzazioni e con modalità tali da configurare un disastro ambientale.” spiegano dalla Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore.
“La scelta della Fondazione assume un valore che supera il singolo caso, poiché richiama i principi di legalità, trasparenza e responsabilità istituzionale. Difendere il territorio significa tutelare il diritto dei cittadini a un ambiente integro e salvaguardare la credibilità delle istituzioni. La costituzione di parte civile intende dare voce non solo alla comunità locale, ma a quanti riconoscono nella tutela dei beni comuni un pilastro della democrazia.” concludono.