La Cisl Salerno chiede misure strutturali e non emergenziali contro il caldo nei cantieri e sui luoghi lavoro o negli ambienti a rischio: “Tutela dei lavoratori è un dovere, non una scelta”.
Caldo sul lavoro, Cisl di Salerno: “Non va trattato come emergenza estiva”
Il tema delle alte temperature nei luoghi di lavoro, soprattutto nei cantieri e nei settori più esposti, è tornato al centro del dibattito durante il secondo incontro d’urgenza promosso dalla Prefettura di Salerno. Alla riunione, che ha visto la partecipazione di enti sanitari, ispettivi e organizzazioni sindacali, è emersa la forte preoccupazione per la sicurezza dei lavoratori durante i mesi più caldi.
Marilina Cortazzi, segretaria generale della Cisl provinciale, ha sottolineato l’importanza di un cambio di passo rispetto alla gestione emergenziale del fenomeno: “Le ondate di calore non possono più essere considerate eccezioni stagionali. È indispensabile garantire condizioni di lavoro sicure già prima dell’arrivo delle alte temperature, con misure chiare e non lasciate all’arbitrio delle imprese”.
Cortazzi ha evidenziato la necessità di orari più flessibili, turnazioni che evitino le ore più calde, e presidi sanitari permanenti nei grandi cantieri. “Iniziare le attività prima, fermarsi nelle ore di picco e ricorrere agli ammortizzatori sociali, dove necessario, non è solo una possibilità ma un obbligo morale e normativo. La prevenzione deve diventare parte integrante della pianificazione produttiva”, ha dichiarato.
La Cisl propone inoltre accordi territoriali coerenti con il protocollo nazionale, da applicare alle diverse filiere e alle singole aziende. Tra le misure richieste: zone d’ombra attrezzate, punti di idratazione e dispositivi di protezione individuali adeguati. “Non si tratta di richieste irrealizzabili – ha concluso la segretaria – ma di buone pratiche già adottate in altri contesti. La salute non può diventare una priorità solo dopo un infortunio: serve un piano stabile, con controlli diffusi e formazione continua”.