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Buoni fruttiferi scaduti a Ravello: 100mila euro persi da piccoli risparmiatori tra silenzio e polemiche

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A Ravello risparmiatori “traditi” perdono oltre 100mila euro per buoni fruttiferi postali scaduti e prescritti. Polemiche su Poste Italiane e battaglie legali in corso. Lo riporta il Quotidiano della Costiera.

Buoni fruttiferi scaduti a Ravello: 100mila euro persi da piccoli risparmiatori

Una trappola silenziosa ha colpito numerosi risparmiatori della Costiera Amalfitana dove circa 100mila euro sono svaniti nel nulla a causa della prescrizione dei buoni fruttiferi postali scaduti. Questi strumenti di risparmio, molto diffusi tra anziani e famiglie del Sud, si sono trasformati in un’amara sorpresa: trascorsi dieci anni dalla scadenza, Poste Italiane ha negato il rimborso, lasciando sul campo capitali e interessi ormai irrecuperabili.

Molti cittadini hanno scoperto solo recentemente questo meccanismo di prescrizione, spesso senza alcun preavviso o comunicazione preventiva da parte dell’azienda. Diverse testimonianze parlano di eredi e risparmiatori ignari della scadenza, che hanno visto svanire decenni di risparmi accumulati con la speranza di garantire un futuro più sereno a figli e nipoti.

Il caso, che ha coinvolto soprattutto anziani e piccoli risparmiatori, è aggravato dalla mancanza di trasparenza: prima del 2009, infatti, non era obbligatorio fornire il foglio informativo analitico né esisteva un elenco ufficiale delle emissioni, lasciando molti inconsapevoli dei termini reali dei buoni sottoscritti.

La battaglia legale

La situazione ha scatenato una battaglia legale e parlamentare, con molti cittadini che si rivolgono a legali e associazioni dei consumatori per valutare class action o ricorsi individuali. Il Movimento 5 Stelle ha portato la questione in Parlamento, definendola una “truffa di Stato” e chiedendo l’istituzione di un fondo ristoro. Le deputate Valentina Barzotti e Carmela Auriemma sottolineano la necessità di un intervento governativo che obblighi Poste Italiane a rispondere delle mancanze informative.

L’Antitrust ha già multato Poste per 1,4 milioni di euro, ma la società ha fatto ricorso al TAR, mentre cresce il malcontento tra i risparmiatori da Nord a Sud e si moltiplicano le iniziative di protesta. Per generazioni, i buoni fruttiferi postali sono stati sinonimo di sicurezza e affidabilità, ma ora rischiano di diventare il simbolo di una delusione profonda verso le istituzioni, con storie di famiglie che hanno perso il frutto di anni di sacrifici.

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