Cronaca Salerno, Salerno

Dai borghi cilentani al cuore di Salerno: i tour operator brasiliani “rapiti dalla bellezza”

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Cilento
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Dal Brasile ai borghi del Cilento e al cuore di Salerno: i 15 tour operator rapiti dalla bellezza del territorio. L’educational tour, della durata di sei giorni, si è concluso con una tappa istituzionale a Palazzo di Città. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Dal Brasile ai borghi cilentani e al cuore di Salerno: il tour dei tour operator

Arrivano dal Brasile e tornano a casa con un’immagine vivida della provincia di Salerno: autentica, accogliente, sorprendente. Si è concluso con una tappa istituzionale a Palazzo di Città, l’educational tour che ha coinvolto quindici tour operator brasiliani, impegnati per sei giorni alla scoperta di Salerno e del Cilento, tra itinerari naturalistici, borghi antichi e siti archeologici. Un’esperienza immersiva, pensata per promuovere il turismo delle radici, ma anche per esplorare nuove frontiere del turismo internazionale, puntando su destinazioni meno note ma di grande fascino.

Cilento protagonista: borghi e identità locali

La delegazione ha toccato Castelcivita, Felitto, Castel San Lorenzo, Perito, Ottati, Palinuro, Paestum e Colliano. Tappe simboliche e strategiche: piccoli centri custodi di una bellezza lenta, dove natura, storia ed enogastronomia si fondono in un’identità territoriale autentica.

«Per la prima volta, nella provincia di Salerno, abbiamo messo in dialogo diretto gli operatori esteri con sindaci, imprese, rappresentanti istituzionali – ha spiegato Michelangelo Lurgi, presidente di Rete Destinazione Sud –. Il confronto è stato concreto, tecnico, finalizzato a costruire relazioni durature. I nostri ospiti sono rimasti sconvolti dalla bellezza delle aree interne.»

Il confronto istituzionale a Salerno

L’ultima giornata si è svolta nel cuore di Salerno, tra piazza della Libertà e la Stazione Marittima di Zaha Hadid, perla architettonica affacciata sul Mediterraneo. A fare gli onori di casa, il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, e l’assessore comunale al Turismo, Alessandro Ferrara.

«Il Brasile – ha detto Bonavitacola – rappresenta un bacino strategico per il turismo delle radici. I nostri borghi possono lavorare tutto l’anno, se riusciamo a destagionalizzare l’offerta e puntare su benessere, spiritualità, patrimonio culturale ed enogastronomia.»

Un’idea condivisa da Ferrara:

«Salerno è un hub naturale, vicina alle costiere, ma anche porta d’accesso ai borghi e alle aree interne. I tour operator brasiliani saranno ambasciatori del nostro territorio nei loro circuiti internazionali.»

Una rete tra pubblico e privato

Il progetto nasce dalla sinergia tra Rete Destinazione Sud, Confindustria, Confcooperative, Enit Brasile e il dipartimento Sviluppo e Cooperazione Italia-Brasile diretto dal prof. Raffaele Palumbo. Un lavoro di squadra che ha saputo coniugare promozione turistica, cooperazione economica e diplomazia culturale.

Obiettivo: un corridoio preferenziale con il Brasile

Il bilancio è positivo. E l’orizzonte guarda lontano. Il modello sperimentato nel Salernitano potrebbe diventare un esempio replicabile per altri territori del Mezzogiorno. Lurgi anticipa future missioni, Bonavitacola immagina un “corridoio turistico preferenziale” tra la Campania e il Brasile, Ferrara auspica che «Salerno diventi sempre più un punto di riferimento nei circuiti internazionali».

Per ora, resta la certezza di uno scambio profondo: tra culture, paesaggi, prospettive. Un dialogo che passa per la bellezza. E che, da Salerno, parla al mondo.

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