Un’operazione congiunta del Coordinamento Provinciale Guardie Zoofile Accademia Kronos APS e del personale dell’ASL Dipartimento Prevenzione di Nocera Inferiore, UOSD Randagismo-benessere animali, ha portato alla denuncia di un uomo di Bracigliano per maltrattamento di animali e altri reati. L’intervento, condotto nei primi giorni di settembre dopo giorni di appostamenti e riprese, ha permesso di documentare le gravi condizioni in cui venivano detenuti alcuni cani meticci in un fondo agricolo privato.
Bracigliano, cani maltrattati e tenuti a catena
Gli animali erano legati a catena, senza cuccia né riparo, privi di cibo e acqua, costretti a rimanere all’aperto e quindi esposti alle intemperie. Durante l’ispezione, alcuni residenti e familiari del proprietario hanno tentato di ostacolare le operazioni, rallentando l’identificazione dell’uomo. Lo stesso proprietario, dopo circa 40 minuti, è uscito dall’abitazione tentando di liberare i cani e di lanciare il più piccolo oltre una recinzione per impedirne l’individuazione.
Al termine dell’attività ispettiva, il soggetto è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore per una serie di reati:
art. 544 ter c.p., per maltrattamento di animali, con riferimento a ferite al collo e condizioni di detenzione incompatibili con la loro natura;
art. 727 comma 2 c.p., per averli tenuti senza riparo, cibo e acqua;
art. 651 c.p., per essersi rifiutato di fornire le proprie generalità;
art. 374 c.p., per aver alterato lo stato dei luoghi durante l’ispezione.
All’uomo sono state inoltre contestate diverse violazioni amministrative emerse nel corso degli accertamenti.
Nel fondo è stato rinvenuto anche un cagnolino meticcio del quale il proprietario non ha saputo fornire spiegazioni. Grazie alla verifica del microchip, è emerso che l’animale risultava scomparso da oltre un anno a Cava de’ Tirreni. Il cane è stato riconsegnato al legittimo proprietario, che ha potuto riabbracciarlo insieme ai figli.
