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Bombe contro ristorante rivale: condanne definitive per tre uomini di Nocera Inferiore

La Cassazione conferma le condanne per tre imputati di Nocera Inferiore coinvolti nell’attentato del 2021 a Firenze: secondo le prime informazioni, avrebbero fatto esplodere bombe contro un ristorante gestito da un gruppo rivale. Assolti dall’aggravante mafiosa, i tre sono stati condannati a pene tra i 3 e i 4 anni di reclusione. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Bombe contro ristorante rivale: condanne a Nocera Inferiore

Diventano definitive le condanne per tre uomini di Nocera Inferiore coinvolti nell’attentato esplosivo contro un ristorante a Firenze, avvenuto nella notte del 23 febbraio 2021. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso delle difese confermando la pena a 4 anni di reclusione per Luigi Vicidomini e Mario Tortora, e a 3 anni per Marco Iannone. I tre erano stati accusati di aver organizzato e finanziato un raid con bombe contro il locale “Pizza, Cozze & Babà”, gestito da un gruppo rivale, quello dei fratelli Michele e Luigi Cuomo di Nocera Inferiore.

Le condanne

L’operazione è nata da un’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, che ha scoperto come i tre imputati avessero assoldato due giovani, già condannati in altro procedimento, per piazzare gli ordigni esplosivi. Secondo le ricostruzioni, Tortora si occupò del recupero dell’esplosivo, Vicidomini finanziò l’operazione, mentre Iannone diede il suo assenso. L’esplosione avvenne in via Leopolda Gabbugiani, all’una di notte, e rappresentò un gesto intimidatorio verso i fratelli Cuomo, ritenuti avversari da eliminare per il controllo del territorio di Nocera Inferiore.

Esclusa l’aggravante mafiosa

Durante il processo, è stata esclusa l’aggravante dell’agevolazione mafiosa per i tre condannati, una decisione confermata anche in Cassazione. I giudici hanno infatti stabilito che l’attentato non era riconducibile a un contesto di camorra e che nessuno dei soggetti coinvolti agiva per conto di un clan mafioso.

Il quadro iniziale in cui i tre venivano ricondotti all’organizzazione “Quelli di Piedimonte”, in contrapposizione a quella dei Cuomo, è stato quindi superato. Anche il gruppo dei fratelli Cuomo è stato considerato estraneo ad attività mafiose.

Le indagini

Le indagini si sono basate anche sull’analisi di messaggi criptati tramite la tecnologia Sky Ecc, rivelata dagli inquirenti francesi in collaborazione con l’Antimafia italiana. Queste intercettazioni hanno permesso di ricostruire dettagliatamente le fasi del piano, incluso il recupero dell’ordigno in un appartamento di Castel San Giorgio e la disponibilità di persone armate, pronte a intervenire se necessario.

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