È scattata all’alba di ieri, sabato 24 maggio, un’operazione antidroga condotta dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Vallo della Lucania, coordinata dal colonnello Valerio Palmieri, con il supporto delle unità cinofile del Nucleo di Pontecagnano. Il blitz, che ha interessato principalmente i comuni di Ceraso e la frazione Velina di Castelnuovo Cilento, rientra in una più ampia strategia di contrasto al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, promossa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania, sotto la direzione del procuratore Francesco Rotondo come riportato dal quotidiano Il Mattino.
Blitz antidroga in Cilento: perquisizioni a Ceraso e Velina
L’operazione è stata pianificata nei minimi dettagli. I militari hanno fatto irruzione in diverse abitazioni nelle prime ore del mattino, sorprendendo nel sonno le persone sottoposte a controllo. A Ceraso, l’attenzione si è concentrata su almeno due immobili. In particolare, sono finiti sotto la lente degli investigatori due giovani, fratello e sorella, già da tempo monitorati per sospette attività di spaccio. I due sarebbero al centro di un possibile giro locale di stupefacenti. Con loro, secondo quanto emerso, è coinvolta anche la madre, la cui posizione è ora al vaglio degli inquirenti.
Contemporaneamente, un secondo fronte operativo si è sviluppato nella frazione Velina, dove sono state effettuate ulteriori perquisizioni domiciliari. Qui, tra i soggetti identificati figurano due fratelli di origine marocchina, residenti da anni nel Cilento, che sarebbero anch’essi sospettati di far parte di una rete locale di spaccio.
I controlli dei carabinieri
Le perquisizioni hanno interessato abitazioni private e, secondo fonti vicine all’indagine, avrebbero portato al rinvenimento di elementi utili per delineare un quadro accusatorio più ampio. Anche se al momento non si registrano arresti ufficiali, non si esclude che nelle prossime ore possano essere disposte misure cautelari a carico di alcuni degli indagati.
Massimo riserbo viene mantenuto dagli inquirenti sull’esito complessivo dell’operazione. Gli accertamenti proseguono e sono finalizzati a verificare l’eventuale esistenza di una rete strutturata operante nel territorio cilentano, con possibili collegamenti anche in altri comuni limitrofi. Il blitz rappresenta un ulteriore segnale della crescente attenzione delle forze dell’ordine verso le aree interne del Cilento, storicamente meno coinvolte nei traffici di droga ma che, negli ultimi tempi, sembrano assumere un ruolo più centrale nelle dinamiche del micro-spaccio.