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Biennale d’Arte Contemporanea di Salerno: Nadia Leo protagonista della sesta edizione

Biennale d’Arte Contemporanea di Salerno: Nadia Leo protagonista della sesta edizione
'Negazione' di Nadia Leo

Dal 18 ottobre al 2 novembre 2025, la città di Salerno ha ospitato la sesta edizione della Biennale d’Arte Contemporanea, intitolata “Arte senza confini”, presso il prestigioso Palazzo Fruscione, nel cuore del centro antico. L’evento, sostenuto dal patrocinio morale del Comune, ha rappresentato un importante momento di confronto e promozione dell’arte contemporanea a livello internazionale.

Biennale d’Arte Contemporanea di Salerno

Motore dell’iniziativa è stato Giuseppe Gorga, che ha curato la direzione artistica, la selezione delle opere e l’intera visione culturale della manifestazione. Il tema di quest’anno, “I.A. vs I.A. – Intelligenza Artificiale vs Intelligenza Artistica”, ha creato un ponte tra tecnologia e creatività, rendendo l’arte accessibile e stimolante per il pubblico, e favorendo uno spazio di riflessione sulle nuove frontiere della produzione artistica.

Numerosi i Paesi rappresentati, tra cui Italia, Colombia, Stati Uniti, Libano, Brasile, Cile, Messico, Nicaragua, Porto Rico, Austria, Sudafrica, Portogallo, Regno Unito, Guatemala, Ucraina, Spagna, Venezuela, Perù, Russia, Germania, Argentina, Francia, Cina, Taiwan, Croazia, Uruguay, Panama ed Ecuador, sottolineando la portata globale della manifestazione.

Di particolare rilievo è stata la partecipazione dell’artista Nadia Leo, presente con quattro opere selezionate su cinque proposte. La sua produzione artistica racconta un percorso di introspezione e denuncia attraverso la figura femminile, spesso autorappresentata, che diventa simbolo di resistenza e rinascita.

Tra le opere esposte:

  • “La morale su di me e il cosmo in me”, tecnica mista su carta, ispirata a una fotografia dell’artista, nata come espressione dei pensieri e dei malesseri interiori, inserita anche nell’Annuario Artisti ’25 e presentata contemporaneamente in Sicilia.
  • “Negazione”, ritratto di profilo su pannello dai toni neutri, che evidenzia la fragilità emotiva e mentale in risposta alla pressione sociale.
  • Ritratto di Manuel Cuni (Immanuel Casto), omaggio a un cantautore apprezzato dall’artista, affronta con ironia temi sociali come tabù, stereotipi e ingiustizie, trasformando il ritratto in manifesto di libertà espressiva.
  • “L’Esodo”, opera in stile neon di grandi dimensioni (150×100 cm), ispirata alla dea Ecate e al passaggio dal dolore alla rinascita, già presentata al Lima in Festival sul tema dell’errore.
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