Dopo i casi di Salerno e Cava de’ Tirreni, un nuovo fronte di polemica si apre nel centrosinistra salernitano. Come riporta Il Mattino, a Battipaglia esplode il malcontento tra gli esponenti locali del Partito Democratico per la candidatura di Francesca Napoli, assessora della giunta comunale guidata da Cecilia Francese, inserita nella lista “A testa alta” a sostegno di Vincenzo De Luca.
Battipaglia, tensione nel Pd per la candidatura dell’assessora Napoli
La nomina, arrivata nelle ore immediatamente precedenti alla scadenza per la presentazione ufficiale delle liste, ha colto di sorpresa il circolo cittadino del Pd. Secondo fonti interne, i dirigenti locali — guidati dalla segretaria Anna Raviele — sarebbero stati informati solo in una fase preliminare, senza poi avere voce in capitolo nella decisione finale. La candidatura di un’esponente di un’amministrazione in cui i democratici siedono all’opposizione è stata percepita come una forzatura calata dall’alto.
L’assessora Napoli, che detiene deleghe a Polizia municipale, Politiche giovanili, Disabilità, Inclusione, Rapporti interreligiosi e Pari opportunità, appartiene a una maggioranza civica che nel 2021 sconfisse proprio il candidato sostenuto dal Pd, Antonio Visconti, oggi presidente del Consorzio Asi. Il paradosso, sottolineano alcuni iscritti, è che il partito si ritrova a sostenere indirettamente una figura proveniente da un’amministrazione considerata politicamente avversaria.
Dalla segreteria provinciale, invece, trapela la necessità di chiudere una lista che aveva incontrato non poche difficoltà di composizione. Il passaggio da “De Luca Presidente” a “A testa alta” aveva reso più complessa la definizione delle candidature, e l’ingresso di Napoli sarebbe stato letto anche come un possibile aggancio al consenso personale della sindaca Francese, ancora molto popolare in città. In altre parole, una mossa pragmatica per rafforzare il bottino di voti, anche se le possibilità di elezione effettiva, come per gran parte dei candidati della lista, appaiono ridotte.
La lista “A testa alta” è stata depositata ieri mattina, in anticipo rispetto a quella del Pd, che sarà presentata oggi. Le operazioni nelle altre province campane, ancora in corso, hanno rallentato la formalizzazione delle candidature. Il segretario regionale Piero De Luca ha voluto che le liste provinciali del partito fossero ufficializzate in contemporanea, decisione che ha tenuto ferma quella salernitana fino a tarda sera.
Intanto, sul fronte di Salerno e Cava, le tensioni sembrano per ora sotto controllo, ma non archiviate. Aniello Salzano, coordinatore di Popolari e Moderati, continua a chiedere le dimissioni dell’assessora Gaetana Falcone, mentre il Pd cavese sollecita il sindaco Enzo Servalli a revocare la delega di vice a Nunzio Senatore, anch’egli candidato nella stessa lista. Le richieste di riequilibrio interno potrebbero tornare sul tavolo già all’inizio della prossima settimana.
Nel frattempo, nel campo largo che sostiene Roberto Fico, si registra un cambio dell’ultima ora nella lista di Alleanza Verdi e Sinistra: il candidato Franco Massimo Lanocita ha ritirato la propria candidatura per motivi personali. Al suo posto subentra il giornalista Enzo Ragone, che prenderà parte alla competizione elettorale







