Secondo quanto riportato da Il Mattino, l’ultima seduta del Consiglio comunale di Battipaglia si è conclusa in un clima particolarmente teso, con scambi duri tra maggioranza e opposizioni e con il tema della sicurezza urbana al centro dello scontro politico. La discussione si è accesa a seguito della bocciatura della mozione presentata dal consigliere di Forza Italia, Giuseppe Provenza, che chiedeva un rafforzamento delle misure di controllo sul territorio.
Battipaglia, scontro in aula sulla sicurezza
Provenza ha contestato duramente la decisione della maggioranza, definendola «un segnale di totale disinteresse verso le priorità dei cittadini». La proposta prevedeva l’aumento della presenza della polizia municipale nelle strade, una rete più fitta di sorveglianza e strumenti operativi a tutela dell’ordine pubblico. «La città ha bisogno di risposte concrete, non di interventi spot», ha dichiarato il consigliere, accusando l’Amministrazione di orientare risorse e attenzione verso iniziative giudicate «marginali» rispetto alla sicurezza.
Il rappresentante di Forza Italia ha aggiunto inoltre che la situazione sarebbe aggravata da «politiche permissive sull’immigrazione prive di progettualità», annunciando l’avvio di interlocuzioni con l’onorevole Bichielli per valutare l’adesione al programma governativo “Strade Sicure”, che prevede l’impiego dell’esercito a supporto delle forze dell’ordine nei territori considerati critici.
A irrigidire il confronto è intervenuto anche l’ex vicesindaco Valerio Longo, oggi alla guida del movimento Battipaglia Radici e Valori. In una nota, Longo ha descritto la seduta come «la rappresentazione simbolica dell’isolamento politico dell’Amministrazione». L’ex assessore ha collegato la bocciatura della mozione sulla sicurezza degli attraversamenti pedonali davanti alle scuole, presentata insieme ai consiglieri Mirra e Provenza, a una più ampia difficoltà dell’esecutivo nel dare risposte al tessuto sociale ed economico cittadino. «Siamo di fronte alla conclusione di una stagione amministrativa svuotata di visione», ha sottolineato, parlando di «deserto culturale e istituzionale» e paventando l’ipotesi di dimissioni anticipate dell’intero Consiglio come «atto di responsabilità politica».
La sindaca, rimasta in aula dopo l’uscita di parte dell’opposizione, non ha replicato pubblicamente alle accuse. L’assemblea si è chiusa senza nuovi provvedimenti e con la prospettiva di ulteriori tensioni nelle prossime convocazioni, in un contesto politico locale caratterizzato da equilibri interni sempre più fragili e da una crescente polarizzazione attorno al tema della sicurezza urbana.








