Revocata a Battipaglia la concessione per l’allevamento di tonni rosso dopo le segnalazioni di Greenpeace: l’associazione chiede regole chiare e trasparenti per proteggere i mari italiani. Lo riporta InfoCilento.
Battipaglia, revocata concessione per allevamento di tonni
L’amministrazione comunale di Battipaglia ha avviato la procedura di revoca della concessione demaniale rilasciata alla società Tuna Sud per un impianto di ingrasso di tonno rosso. La concessione riguardava un’area di 48.900 metri quadrati situata a circa sette chilometri dalla costa. La decisione arriva a seguito del rapporto “Caccia all’oro rosso” pubblicato da Greenpeace, che aveva denunciato la mancanza di trasparenza nella gestione degli impianti di tonno rosso in Italia.
Le verifiche condotte dall’amministrazione, su impulso della sindaca Cecilia Francese e dell’assessore Vincenzo Chiera, hanno rilevato che l’area indicata ricade al di fuori delle acque territoriali comunali, in contrasto con quanto dichiarato dalla società. «La revoca della concessione dimostra come l’industria del tonno rosso e le amministrazioni possano muoversi in maniera poco trasparente», ha commentato Valentina Di Miccoli, campaigner Mare di Greenpeace Italia. «Solo dopo la pubblicazione del nostro rapporto si è avviata la verifica della correttezza dell’autorizzazione».
Greenpeace chiede regole chiare
Greenpeace chiede ora regole chiare e condivise per la gestione dello spazio marittimo, sottolineando che l’acquacoltura intensiva senza normative adeguate rischia di favorire poche aziende a scapito della salute dei mari. L’associazione ricorda come lo stock del tonno rosso sia già stato pesantemente sfruttato in passato e invita le istituzioni a prevenire ulteriori saccheggi.