Sono finiti a processo tre dipendenti di Alba accusati di truffa ai danni di ente pubblico e interruzione di pubblico servizio, con l’annessa aggravante. Assoluzione “perché il fatto non sussiste” o “perché il fatto non costituisce reato” per gli altri 9 indagati. Lo riporta l’odierna edizione de La Città.
Battipaglia, processo per tre dipendenti di Alba
Gli imputati erano 12 ma solo tre dipendenti di Alba sono comparsi nella mattinata di ieri, lunedì 19 giugno, davanti al giudice dell’udienza preliminare per il processo. Si tratta di Attilio Oliva, Alfredo Luzzi e Giuseppe Pitta rinviati a giudizio dal gup Francesco Guerra che ha accolto solo parzialmente la richiesta del sostituto procuratore.
Per gli altri, nel primo pomeriggio, è arrivata l’assoluzione “perché il fatto non sussiste” o “perché il fatto non costituisce reato”: si tratta di Pasquale Cesaro, Giovanni Giaquinta, Giovanni Landolfi, Francesco Giaquinto, Giuseppe Malfeo, Francesco Bellosguardo, Renato Scudiero, Claudio Tiberio e Vincenzo De Vita.
