La riapertura della sede del Partito Democratico in via Gramsci a Battipaglia, prevista per questa sera alle 19:30, ha innescato un acceso dibattito politico e storico all’interno della sinistra cittadina. L’inaugurazione del nuovo circolo, intitolato alla memoria del notaio battipagliese Rosa Barra, vedrà la partecipazione dell’onorevole Piero De Luca e si presenta come un evento simbolico, descritto dal Pd locale come un “ritorno alle origini”, celebrato dallo slogan “Casa per casa, strada per strada” come riportato da Il Mattino.
Battipaglia, il Pd riapre la sede in via Gramsci
Tuttavia, questa narrazione ha suscitato la reazione immediata e veemente di alcuni ex militanti del Partito Comunista Italiano e di Rifondazione Comunista, che contestano la ricostruzione proposta dai vertici del Pd. Secondo le loro dichiarazioni, la sede di via Gramsci non è mai appartenuta né al Partito Democratico della Sinistra (Pds) né ai Democratici di Sinistra (Ds), ma è stata storicamente sede del Pci prima e di Rifondazione poi, fino alla chiusura di pochi anni fa.
Per gli ex attivisti, si tratterebbe di una vera e propria appropriazione indebita della memoria storica del movimento operaio battipagliese. Denunciano quello che definiscono un “furto di un bene immateriale”, rivendicando il valore politico, sociale e culturale di quel luogo, che per decenni ha rappresentato un punto di riferimento per la sinistra cittadina, animato da iniziative come il mercatino dei libri scolastici usati, sospeso solo durante la pandemia.
Tra le voci più critiche, quella di Enzo Castaldi, ex militante, che ricorda gli anni del “Laboratorio sociale Pensiero Scomodo”, spazio che accolse diverse componenti della sinistra locale, dove – sostiene – il Pd non ebbe mai un ruolo attivo: «Oggi qualcuno pretende di riscrivere la storia e di appropriarsi di un’eredità che non è sua. Nei miei lunghi anni di militanza nella sezione di via Gramsci non ho mai visto alcun militante del Pds o dei Ds».
Alle sue parole fanno eco quelle di Rosanna Attanasio, già frequentatrice della sede: «Ricordo le attività con i ragazzi e i compagni più adulti, come Diego, Cucco Petrone e l’indimenticato Mimmo Palo. Cercare di riscrivere quella storia è un’offesa verso chi vi ha dedicato la propria vita».
Anche Angelo Minelli, altro ex militante del Pci e di Rifondazione, interviene duramente: «Fate attenzione! Il messaggio che sta circolando è ingannevole. La sede è stata del Pci e poi di Rifondazione. Non c’è mai stato un passaggio ufficiale al Pds o ai Ds. Chi oggi si arroga il diritto di rappresentare quella storia, compie un furto morale e politico».
Al momento, dal Partito Democratico non è arrivata alcuna replica ufficiale alle accuse mosse dagli ex attivisti. Resta confermato l’appuntamento di questa sera per la cerimonia di inaugurazione, che si preannuncia però carica di tensioni, con il rischio che la celebrazione si trasformi in un momento di aperta polemica interna alla sinistra battipagliese.