Si è spento all’età di 101 anni Attilio Magliacane, uno degli ultimi deportati italiani nei campi di concentramento tedeschi. Fino a poche settimane fa conservava una lucidità straordinaria, testimone diretto degli orrori nazisti. Qualche anno fa, aveva raccontato al Mattino le atrocità vissute durante la prigionia.
Residente a Battipaglia, Magliacane era anche il suocero del sindaco di Bellizzi, Mimmo Volpe. Il suo volto fiero e la sua incredibile forza d’animo lo avevano reso un simbolo della memoria storica. Nel 2021, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, gli aveva conferito la medaglia d’onore per la sua drammatica esperienza, un riconoscimento che lo aveva reso profondamente orgoglioso di essere italiano.
Battipaglia, addio ad Attilio Magliacane: fu tra i deportati nei lager nazisti
Magliacane era tra i migliaia di soldati italiani catturati sul fronte greco dopo l’8 settembre 1943 e deportati nei campi di prigionia nazisti. Rinchiuso nello Stalag III D, sopportò privazioni, fame e maltrattamenti. “Le nostre giornate erano tristi, si moriva di fame. Ho avuto paura, ma non ho mai pensato di non farcela”, raccontava. “Non ho mai né bestemmiato né pregato, pensavo solo a tornare a casa. In quel posto pieno di pulci e pidocchi, non mi sono mai arreso”.
Tra i suoi ricordi più dolorosi, quello del giorno in cui fu sorpreso con un pezzo di pane, donatogli da una donna. I tedeschi lo punirono con frustate e lo costrinsero a portare un sacco di 50 chili sulle spalle per un’intera giornata, prima di essere rimandato a lavorare il giorno successivo. “Avevo vent’anni, ma nessuna forza. Eppure avevo un solo obiettivo: uscire vivo e tornare a casa”. Quella stessa determinazione lo ha accompagnato per tutta la vita. Il funerale si terrà oggi alle ore 16, presso la chiesa Santa Maria della Speranza di Battipaglia.
