Un passo decisivo per il futuro della Cooper Standard di Battipaglia. È stato firmato l’accordo tra l’azienda e le organizzazioni sindacali per l’attivazione della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS), che coinvolgerà tutti i 336 dipendenti dello stabilimento salernitano. La misura, della durata di dodici mesi a partire dal 10 ottobre 2025, rappresenta un tentativo di gestione ordinata della crisi e, al tempo stesso, un’opportunità per esplorare soluzioni di reindustrializzazione.
Battipaglia, accordo per la Cassa Integrazione alla Cooper Standard
L’intesa, sottoscritta con OO.SS. e RSU e in attesa di ratifica presso il Ministero del Lavoro, si fonda sull’articolo 44 del decreto legislativo 148/2015, che disciplina gli interventi di sostegno per le aree industriali complesse. Secondo quanto riportato nel verbale, la sospensione delle attività lavorative sarà organizzata in modo flessibile, in base alle necessità produttive e ai progetti ancora in fase di sviluppo. L’azienda ha inoltre garantito una rotazione equa del personale interessato, assicurando il mantenimento dei livelli di efficienza e produttività.
Un punto particolarmente rilevante dell’accordo è la decisione della Cooper Standard di anticipare direttamente ai lavoratori il trattamento economico di integrazione salariale, evitando così ritardi nei pagamenti e garantendo la regolarità delle retribuzioni alle scadenze ordinarie.
Ma l’intesa non si limita alla gestione dell’emergenza. Nei dodici mesi di CIGS, l’obiettivo dichiarato è quello di ricercare nuovi partner industriali e promuovere un piano di rilancio del sito produttivo, valutando diverse opzioni: dalla riconversione verso nuovi segmenti di mercato alla rioccupazione parziale o totale della forza lavoro.
Il documento firmato introduce anche misure di accompagnamento per i lavoratori che dovessero trovarsi in esubero, attraverso strumenti come mobilità volontaria, riqualificazione professionale e percorsi di outplacement. Le parti hanno concordato di riunirsi periodicamente per monitorare l’andamento dell’accordo e verificare le condizioni del mercato, con il supporto delle istituzioni locali e regionali.
La firma della CIGS segna dunque l’inizio di un percorso di transizione controllato, della durata di un anno, al termine del quale si definiranno le sorti dello stabilimento di Battipaglia. Per i 336 lavoratori coinvolti, rappresenta una fase di incertezza ma anche una possibilità concreta di costruire un futuro produttivo alternativo, evitando la chiusura definitiva e aprendo la strada a un nuovo progetto industriale sul territorio.