Il candidato alla presidenza della Regione Campania Stefano Bandecchi, sindaco e presidente della Provincia di Terni, ha inaugurato a Salerno il comitato elettorale del consigliere comunale Domenico Ventura, in corsa per il Consiglio regionale con la lista Dimensione Bandecchi. Durante l’incontro, l’ex rettore dell’Università Niccolò Cusano ha delineato la propria visione per la Campania, puntando il dito contro una politica che, a suo dire, “ha smesso di valorizzare una terra di enorme potenzialità”.
Bandecchi lancia la sfida in Campania
«Sono italiano e credo che la Campania, con i suoi oltre cinque milioni e mezzo di abitanti, debba avere un ruolo centrale nella politica nazionale – ha dichiarato Bandecchi –. È una regione forte, viva, con un grande peso demografico e culturale, ma di essa si parla quasi sempre solo in termini negativi. Si sottolineano i problemi, si parla di criminalità, ma io qui vedo persone oneste e lavoratrici. La colpa di questa narrazione è di chi governa male».
Bandecchi ha poi criticato duramente la gestione politica degli ultimi anni, definendo la Campania un «refugium peccatorum» per chi cerca un posto nel potere senza portare risultati concreti.
L’attacco agli avversari
Nel corso del suo intervento, non sono mancate le frecciate ai principali sfidanti. «So che a Salerno è venuto Fico, ma ha trovato meno persone di quante ce ne siano qui oggi. Sarà anche un tipo simpatico, ma qualche problema c’è. E nel centrodestra non va meglio: ogni volta che Fratelli d’Italia ha candidato qualcuno, ha perso», ha affermato il leader di Dimensione Bandecchi, tra gli applausi dei presenti.
Con il suo tono diretto e provocatorio, Bandecchi ha ribadito la propria determinazione: «Nella mia vita non ho mai fatto nulla per perdere. Entro in campo come in un’arena: può darsi che non vinca, ma combatterò fino all’ultimo giorno. Dite ai campani che ci sono anch’io».
Il candidato ha infine rinnovato l’impegno a costruire una proposta “concreta, alternativa e libera dai vecchi schemi di partito”, sottolineando la necessità di riportare la Campania al centro dell’agenda politica nazionale.