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Fonderie Pisano, Salute e Vita rilancia: nuove azioni legali dopo la sentenza di Strasburgo

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La conferenza

Fonderie Pisano, l’associazione Salute e Vita annuncia nuove azioni legali alla Grande Camera della Corte Europea. Forte: “I Pisano non sono vittime. Lo Stato condannato per non aver fermato l’inquinamento”. Lo riporta SalernoToday.

Fonderie Pisano, Salute e Vita: nuove azioni legali

Una nuova tappa nella lunga battaglia giudiziaria sull’inquinamento prodotto dalle Fonderie Pisano. Dopo la storica sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che ha condannato l’Italia per non aver garantito la tutela della vita privata e familiare dei cittadini esposti ai fumi dello stabilimento di Fratte, l’associazione Salute e Vita annuncia nuove iniziative legali e denuncia le strumentalizzazioni del verdetto da parte dei responsabili dell’impianto.

Ricorso alla Grande Camera

Nel corso di una conferenza stampa, l’avvocato Andrea Saccucci, legale dei ricorrenti e docente di Diritto Internazionale all’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, ha annunciato l’intenzione di presentare richiesta di riesame alla Grande Camera della Corte. «Pur essendo una sentenza rilevante – ha dichiarato – intendiamo rafforzarne l’impatto. Chiederemo un riconoscimento esplicito della violazione del diritto alla vita e un risarcimento economico per le vittime. La Corte ha riconosciuto il danno fisico causato dall’esposizione prolungata agli agenti nocivi: ciò merita piena giustizia sul piano giuridico e patrimoniale».

Anche l’avvocata Roberta Greco, che ha seguito il caso fin dall’inizio, ha evidenziato la portata della decisione di Strasburgo. «Questa pronuncia si inserisce in un solco giurisprudenziale che potrebbe orientare il legislatore nazionale verso una maggiore attenzione ambientale. Ora sarà fondamentale monitorare l’attuazione della sentenza da parte del Governo: la Corte ha indicato chiaramente la necessità di interventi correttivi, sia tramite misure d’urgenza sia mediante negoziati con le Fonderie».

Forte: “Inaccettabile il vittimismo dei Pisano”

Dura la replica del presidente di Salute e Vita, Lorenzo Forte, che ha stigmatizzato le recenti dichiarazioni dei rappresentanti della famiglia Pisano: «È intollerabile che chi ha generato un disastro ambientale si presenti oggi come vittima. Quella sentenza li chiama in causa in modo diretto. Condanna lo Stato per non aver impedito l’inquinamento causato dalle Fonderie, non certo assolve chi lo ha prodotto. E trovo offensivo che, mentre la comunità fa ancora i conti con le malattie, si proponga un progetto immobiliare su quei suoli contaminati come se fosse un’occasione di rilancio. Quei fondi – ha aggiunto – sono segnati dalla sofferenza di chi ha pagato con la salute o la vita».

Il commento del sindaco

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, durante la presentazione del progetto per il nuovo stadio Arechi:
«Mi auguro che le Fonderie Pisano lascino quanto prima l’attuale sede. Serve un intervento di bonifica e recupero dell’area. Anche con il sostegno di fondi pubblici, ma è imprescindibile una ricollocazione dello stabilimento in un sito che non pregiudichi la salute della popolazione».

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