A Contursi Terme, l’attivista e giornalista palestinese Aya Ashour ha dato la sua testimonianza alla XXIX edizione del Premio 2025: “Vi racconto l’infermo di Gaza“. Lo riporta SalernoToday.
Aya Ashour: «Vi racconto l’inferno di Gaza»
Alla XXIX edizione del Premio Contursi Terme il grido di “Palestina libera” ha trovato spazio e ascolto grazie alla testimonianza di Aya Ashour, giovane attivista e giornalista palestinese. Sul palco della serata di gala, Ashour ha raccontato la sua esperienza diretta nella Striscia di Gaza, dove è diventata reporter per necessità, documentando bombardamenti, distruzione e violazioni dei diritti umani.
Oggi, dall’Italia, dove studia all’Università per Stranieri di Siena, prosegue il suo impegno di denuncia insieme al giornalista Giampiero Calapà de Il Fatto Quotidiano, che ha raccolto e pubblicato i suoi video. «Da qui posso raccontare cose che a Gaza non riuscivo a dire – ha dichiarato – e posso farlo nei dettagli. Gaza, prima del 7 ottobre, era mare e serenità; oggi è dolore, ma anche la forza di lottare per i diritti delle donne, dei bambini e per la libertà del mio popolo».
Il Premio, che quest’anno ha voluto trasmettere un forte messaggio di pace e solidarietà, ha visto alternarsi sul palco personalità del mondo della cultura, della sanità, dell’arte e dell’impegno civile: dal rettore dell’Università di Napoli Matteo Lorito all’attrice Lina Sastri, dal maestro presepiale Genny di Virgilio allo psicoterapeuta e scrittore Andrea Se Simone. Un riconoscimento speciale per la legalità è andato all’associazione Libera, rappresentata da Anna Garofalo e Riccardo Falcone, in un intervento in cui è stato ribadito il monito a non abbassare la guardia contro le mafie. La serata, presentata da Bianca Luna Santoro e Roberto Inciocchi, è stata arricchita dalla musica di Malika Ayane e dei Gemelli di Guidonia, confermando la vocazione del Premio a coniugare riflessione, cultura e intrattenimento.