Il consigliere socialista Rino Avella rivendica il risultato politico della riapertura del sottopasso di via Mobilio a Salerno alle due ruote, ma attacca duramente il settore Mobilità del Comune: “Segnaletica confusa e controlli sbagliati”. Lo riporta SalernoToday.
Salerno, Avella sul sottopasso di via Mobilio: “Gestione inadeguata”
La riapertura del sottopasso di via Mobilio alle due ruote è ormai realtà ma il consigliere comunale del Partito Socialista Italiano, Rino Avella, non nasconde le sue critiche alla gestione tecnica dell’intervento. Se da un lato si dice soddisfatto per l’approvazione del provvedimento, sostenuto con determinazione sin dal suo ingresso in Consiglio comunale, dall’altro definisce “inaccettabili” le modalità operative messe in campo dal settore Mobilità.
«Il provvedimento – ricorda Avella – è stato ampiamente sostenuto dalla cittadinanza e approvato con quasi unanime consenso in Consiglio, anche grazie a un ordine del giorno firmato dalla stragrande maggioranza dei consiglieri. Ma la sua attuazione è stata superficiale e priva di visione strategica».
La mancanza di adeguata segnaletica
L’esponente socialista punta il dito contro la mancanza di un’adeguata segnaletica, sia orizzontale che verticale, per regolare correttamente il flusso dei veicoli e prevenire le infrazioni da parte degli automobilisti. «Era prevedibile – osserva – che molti avrebbero preferito la comoda svolta a destra rispetto al giro obbligato su via Vinciprova. Di fronte a questa evidenza, il settore Mobilità avrebbe dovuto predisporre soluzioni più efficaci».
Avella propone, tra le misure possibili, una corsia dedicata alle due ruote con colorazione distintiva, barriere mobili che dissuadano l’accesso improprio senza ostacolare i mezzi autorizzati, e soprattutto l’installazione immediata di telecamere per scoraggiare le violazioni. Critiche anche al metodo dei controlli: «Non si può pensare di posizionare pattuglie in modo punitivo. Nella fase iniziale era necessario un approccio educativo, non repressivo».
Il consigliere conclude rilanciando l’idea di una riapertura completa del sottopasso, a condizione che venga accompagnata da un piano di regolamentazione chiaro ed efficace. Tra le proposte avanzate, la riduzione del marciapiede a sinistra della curva verso via Mobilio e il rispetto rigoroso del divieto di sosta fino alla confluenza con via Petrone.