Cronaca Salerno, Salerno

Emergenza medici 118: l’Asl Salerno assume otto “gettonisti” con contratto a partita IVA

asl salerno assunti medici gettonisti
Foto generica
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Assunti otto medici “gettonisti” con contratto a partita IVA dall’Asl di Salerno per tamponare la carenza nel servizio 118. Contratti trimestrali da 60 euro l’ora per un totale di 237mila euro. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Carenza nel 118, l’Asl Salerno corre ai ripari: assunti otto medici “gettonisti”

Con l’obiettivo di affrontare le gravi carenze di personale nel sistema di emergenza-urgenza, l’Asl di Salerno ha selezionato otto medici “gettonisti” da impiegare nel 118 attraverso contratti di lavoro autonomo a partita IVA. La procedura, avviata tramite manifestazione di interesse, ha visto la partecipazione di nove candidati, uno dei quali ritenuto non idoneo. Gli incarichi, della durata di tre mesi, prevedono un massimo di 38 ore settimanali a un compenso orario di 60 euro, corrispondente a un totale potenziale di 9.120 euro mensili e 27.360 euro per l’intero periodo. Il costo complessivo dell’operazione per l’Asl si aggira sui 237mila euro.

Un sistema sotto pressione

Il ricorso a contratti autonomi rappresenta l’ennesimo tentativo di colmare i vuoti lasciati dalle ordinarie procedure di reclutamento, che non hanno coperto le necessità del territorio. Nella sola provincia di Salerno mancano 84 medici dell’emergenza, ma all’ultimo concorso regionale l’Asl, pur capofila, ne ha reclutati solo 11. La situazione, secondo i dati Anaao-Assomed, è destinata a peggiorare: se nel 2024 i medici mancanti in Campania sono circa 400, nel 2027 potrebbero arrivare a 800.

Oltre alla retribuzione tra le più basse d’Europa, i fattori che allontanano i camici bianchi dal settore dell’emergenza sono i turni massacranti, la carenza di posti letto (344 solo nella provincia di Salerno) e una rete territoriale depotenziata che non riesce a filtrare l’afflusso nei pronto soccorso.

West Nile: resta alta l’allerta

Contemporaneamente, l’Asl Salerno mantiene l’attenzione sui recenti casi di infezione da virus West Nile. In Campania sono stati registrati otto casi clinici gravi, con quattro ricoveri in rianimazione presso il Moscati di Aversa e il Cotugno di Napoli. Alcuni pazienti avevano soggiornato a Baia Domitia. Nel Salernitano si sospettano due casi tra la Valle del Sele e Pertosa, zone a rischio per la presenza di aree umide.

«Tutte le strutture di malattie infettive sono allertate – spiega il direttore generale Gennaro Sosto – ma invitiamo a non generare allarmismi. I numeri attuali restano contenuti». Il virus del Nilo Occidentale, trasmesso tramite la puntura di zanzara infetta, è asintomatico nell’80% dei casi e raramente si manifesta in forma grave, se non in soggetti anziani o immunodepressi.

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