Situazione di grave pericolo e degrado sul lungomare di Marina di Ascea, in particolare nel tratto compreso tra il campo sportivo e gli esercizi commerciali “Charlie Brown” e “Santoro Passion Fruit”. A denunciarlo è il gruppo consiliare di opposizione “Ascea in Testa”, che ha segnalato alle autorità competenti le condizioni critiche in cui versa l’area, documentando tutto con un ampio dossier fotografico inviato anche al Prefetto di Salerno.
Ascea, lungomare in stato di abbandono
Secondo quanto riportato, il problema affonda le radici nell’ottobre 2024, quando la forza dei marosi ha provocato il crollo di una parte significativa del muro di contenimento del marciapiede, poi franata sulla spiaggia sottostante. Da allora, nonostante l’aggravarsi della situazione, nessun intervento concreto è stato messo in atto. A gennaio 2025, nuovi episodi di erosione marina hanno ulteriormente compromesso la stabilità dell’area, causando ulteriori crolli e danneggiando il canale di scolo della bonifica.
A stagione balneare ormai avviata, i varchi di accesso alla spiaggia risultano ancora interdetti o pericolosi. Le criticità segnalate includono dislivelli superiori ai due metri, la presenza di strutture in cemento armato divelte, passerelle e scalette in legno instabili, nonché chiodi arrugginiti e transenne improvvisate con semplici nastri segnaletici, del tutto inefficaci nel garantire la sicurezza.
Una situazione che rappresenta un rischio concreto per residenti e turisti, con particolare attenzione a bambini e famiglie che affollano la località in questi mesi estivi. Ma non solo: la condizione in cui versa il lungomare danneggia l’immagine turistica della cittadina cilentana, mettendo in discussione la sua capacità ricettiva.
I consiglieri comunali Silvia Chirico, Pasquale D’Angiolillo e Luca Di Genio, a nome del gruppo “Ascea in Testa”, hanno presentato una formale richiesta al Comune affinché vengano attuate misure immediate di messa in sicurezza e ripristino delle infrastrutture danneggiate. Tra le proposte avanzate: l’installazione di opere provvisionali adeguate per contenere il rischio, la ricostruzione urgente dei muri crollati, il ripristino dei varchi d’accesso alla spiaggia e l’impiego prioritario delle risorse comunali per fronteggiare l’emergenza.