Proseguono le indagini sul caso dell’arto umano trovato sulla spiaggia di Licinella, a Capaccio Paestum. L’arto rinvenuto lo scorso 3 marzo appartiene a un soggetto maschile di etnia bianca deceduto da non oltre 9 mesi come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Arto umano trovato a Capaccio Paestum: improbabile che sia di Giuseppe Di Meglio
È quanto emerso dall’esame eseguito ad inizio settimana dal medico legale all’ospedale di Eboli e che ha permesso di individuare anche la presenza di tessuto connettivo umano attorno al piede destro, recuperato sull’arenile ancora inserito in calzino e scarpa da ginnastica.
I Ris indagano anche sui resti di un altro piede, in questo caso sinistro, infilato in uguale calzino e scarpa, ritrovato poche ore dopo sulla spiaggia di Santa Maria a Ricadi, a Capo Vaticano, in Calabria. Probabilmente, i due arti appartengono alla stessa persona. Ma non dovrebbe trattarsi di Giuseppe Di Meglio, il 42enne psicologo di Torre del Greco scomparso nel 2015 a Meta di Sorrento.
