Cronaca Salerno, Salerno

Traffico di droga tra Cava de’ Tirreni e l’Agro Nocerino Sarnese: scattano altre quattro misure cautelari

Traffico droga Nocera Inferiore
Traffico droga Nocera Inferiore

Nuovo sviluppo nell’inchiesta sul traffico di droga tra Cava de’ Tirreni e l’Agro nocerino: disposti dal Gip di Salerno altri quattro arresti (tre obblighi di dimora e un arresto domiciliare). L’indagine coinvolge 18 persone. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Traffico di droga tra Cava de’ Tirreni e l’Agro Nocerino: altri 4 arresti

Prosegue l’inchiesta sul traffico di droga che ha interessato Cava de’ Tirreni, la Valle dell’Irno e l’Agro nocerino sarnese: ieri il Gip del Tribunale di Salerno ha emesso quattro nuove misure cautelari, portando a 14 il numero complessivo delle misure già eseguite, dopo le dieci scattate lo scorso giugno. Nel dettaglio, il giudice ha disposto tre obblighi di dimora e un arresto ai domiciliari, a carico di soggetti ritenuti parte integrante di una rete organizzata di spaccio, attiva tra il 2021 e il 2024. Le accuse mosse dalla Procura sono di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Una rete strutturata e attiva su più piazze

L’indagine ha svelato un sistema ben collaudato, con ramificazioni in diverse aree del salernitano. Cocaina e crack le sostanze al centro del traffico, che secondo gli inquirenti venivano smistate attraverso una fitta rete di pusher, operativi in più comuni, da Castel San Giorgio a Nocera, passando per Cava.

Le intercettazioni ambientali e telefoniche, insieme alle testimonianze di diversi assuntori, hanno rappresentato gli elementi cardine dell’inchiesta, coordinata dalla Procura di Salerno. L’operazione di maggio a Castel San Giorgio ha rappresentato uno dei primi snodi chiave dell’indagine, culminata con il blitz e gli arresti di giugno.

L’inchiesta: 18 indagati, indagini ancora in corso

Sono 18 in totale le persone finite nel mirino degli investigatori. Il quadro probatorio si è arricchito nel tempo, anche grazie agli interrogatori preventivi degli ultimi giorni, al termine dei quali il giudice ha confermato la necessità di adottare misure personali per limitare il pericolo di reiterazione dei reati. L’inchiesta resta ancora aperta, con ulteriori accertamenti in corso per individuare eventuali fiancheggiatori e ramificazioni del gruppo criminale, la cui attività di spaccio avrebbe alimentato in maniera costante il mercato della droga locale per almeno tre anni.

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