Nasce a Polla, nel cuore del Vallo di Diano, la nuova creazione del giovane pastry chef Vincenzo Pepe: Arancì. Si tratta di un dessert monoporzione che reinterpreta in chiave dolce uno dei simboli più amati dello street food siciliano, trasformandolo in un piccolo scrigno di sapori e tradizione.
Gli ingredienti: tra tecnica e memoria
La base è un biscotto sablé friabile, arricchito da un cremoso alla gianduia. All’interno si cela un cuore croccante di pistacchio intrecciato con pasta kataifi, unito a una marmellata di arance e mandarini tardivi di Ciaculli, presidio Slow Food noto per l’aroma intenso e la dolcezza unica. A completare l’opera, una panatura dorata di crumble al caramello e cannella che richiama visivamente l’arancina siciliana.
La filosofia del pastry chef
Pepe, originario di Auletta, racconta come Arancì sia nato in una serata d’estate tra amici, tra ricordi di viaggi in Sicilia e risate condivise.
Ho voluto creare un dolce che non fosse solo gusto, ma emozione. Ogni morso racchiude il calore del Sud, la freschezza degli agrumi, la poesia della tradizione. Arancì è un viaggio fatto di memoria, identità e piccoli frammenti di felicità.
Tradizione e innovazione nel Vallo di Diano
Con questa creazione, Pepe conferma la sua vocazione di unire innovazione e tradizione. Arancì non è soltanto un dessert, ma un’esperienza sensoriale che valorizza ingredienti tipici siciliani all’interno del panorama enogastronomico campano, rafforzando il legame tra culture culinarie del Sud Italia.








